Recuperare la casa cantoniera per ampliare la caserma

ARSIÈ. Ampliare l’attuale caserma dei carabinieri oppure utilizzare l’ex casa cantoniera come nuovo presidio di sicurezza. E in alternativa costruire una nuova struttura che possa accogliere al meglio i militari dell’Arma, sempre ad Arsiè. Sono state queste le idee emerse nella conferenza che si è svolto ieri mattina in municipio e che visto la partecipazione della Giunta Comunale al completo, con la presenza del sindaco Luca Strappazzon oltre al Capogruppo Beniamino Faoro e al consigliere di minoranza Omar Tonin.
Al centro del dibattito c’è stata ancora una volta la questione legata alla caserma dei carabinieri: dopo l’annuncio dell’apertura del nuovo presidio militare che sorgerà in zona industriale a Fonzaso, con la possibile chiusura dell’attuale presidio di Arsiè, che ospita anche i militari di Lamon, la situazione potrebbe prendere una piega inaspettata. Da quanto emerso infatti, c’è una possibilità che la caserma possa rimanere ancora in paese, indipendentemente dalla creazione della nuova struttura nel paese limitrofo.
«Al termine di questo incontro», spiega Strappazzon, «si è voluto esprimere al Prefetto la contrarietà dell’amministrazione Comunale, così come quella degli altri capigruppo, allo spostamento della caserma dei carabinieri da Arsiè. C’è inoltre la disponibilità del Comune di richiedere l’utilizzo della Casa cantoniera, limitrofa alla caserma, per destinarla ad alloggi di servizio. In questo modo si recuperano infatti spazi utili all’interno dell’attuale stabile, che risulta sovraffollato dopo l’arrivo dei militari della caserma di Lamon. Come terzo punto si è deciso di richiedere ai Comuni di Fonzaso, Lamon e Sovramonte di rivedere la propria scelta e di destinare i Fondi di Confine alla costruzione di una caserma nella zona artigianale di Arsiè. A tale proposito si evidenzia il carattere di confine del Comune con altre Province, con la presenza di assi di viabilità che si prestano ad essere utilizzati come vie di fuga per eventuali malintenzionati».
Concorda Omar Tonin, che afferma: «È un bene che le forze in campo siano pronte a discutere per risolvere le problematiche locali. L’ex Casa cantoniera sarebbe spaziosa e dotata, ad ogni modo, di numerosi garage per il ricovero degli automezzi. L’idea nata da questo incontro è che sarebbe opportuno mantenere la caserma dei carabinieri ad Arsiè per l’immagine della sicurezza, per cui il Comune sarebbe disposto a risistemare la vecchia struttura come alloggio per i militari, impegnandosi in futuro a pagare l’affitto. L’altra soluzione», conclude Tonin, «potrebbe essere la costruzione, nella zona artigianale di Arsiè di una nuova caserma che possa così ospitare al meglio sia i militari di Arsiè che quelli di Lamon, avvalendoci dell’utilizzo dei Fondi di Confine». (d.d.)
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