Recuperata l’auto nella scarpata

Cinque ore d’intervento da parte dei vigili del fuoco comeliani

COMELICO SUPERIORE.

Cinque ore e otto pompieri. Sono i numeri dell’intervento di recupero della Subaru Forrester precipitata martedì per alcune decine di metri nella scarpata sulla strada per malga Silvelle. I sei uomini del distaccamento di Santo Stefano e i due in prestito da Pieve di Cadore con l’autogru hanno cominciato l’operazione alle 8.10 per completarla intorno alle 13. Le squadre hanno lavorato anche con l’aiuto di carrucole, tre tirfor (argani manuali mobili) e circa 130 metri di funi metalliche, per ancorare la macchina e portarla al sicuro sulla strada, che aveva abbandonato martedì pomeriggio, con due anziani a bordo. Durante i lavori, il tratto è stato chiuso al traffico a cura dei carabinieri e della polizia locale di Santo Stefano: «È stato un intervento non facile», ammette il caposquadra comeliano, «perché la vettura era finita abbastanza in profondità, in riva al torrente. C’è voluto del tempo, ma l’abbiamo riportata in superficie».

L’incidente era avvenuto poco prima delle 17, quando il conducente F.D., 75 anni, originario di Padova ma residente a Comelico Superiore, aveva perso il controllo del veicolo sull’asfalto ed era precipitato nella scarpata insieme alla moglie A.N., 68 anni, calabrese di Lattarico. Era stato il pastore di servizio a Malga Silvelle ad accorgersi di quella grossa macchina in riva al corso d’acqua e a tentare di allertare i soccorsi.

Non c’era campo per il telefonino e l’uomo ha dovuto spostarsi di qualche centinaio di metri per avere almeno una tacca sul suo display. Nel frattempo aveva incontrato un carabiniere in bicicletta per i fatti suoi.

L’elicottero Falco del Suem 118 ha fatto due viaggi, per trasportare i feriti all’ospedale San Martino: uno direttamente dal luogo del sinistro e l’altro dall’autolettiga dei vigili del fuoco, che intanto aveva raggiunto Cima Gogna. L’uomo è stato ricoverato in Rianimazione e la donna in Neurochirurgia. Entrambi in codice 2, traumi di media gravità.

Gigi Sosso

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