Recupero e brillamento: artificieri al lavoro su due bombe nel Piave

Il personale è giunto da Udine, i due ordigni erano emersi dopo le piene di ottobre

QUERO VAS. Il personale specializzato del Nucleo artificieri è giunto ieri mattina da Udine e si è dedicato al recupero e brillamento di due ordigni bellici che la piena dello scorso ottobre ha quasi certamente aiutato a tornare in superficie. I militari hanno cominciato le operazioni alle 11 operando sia a Quero Vas sia sul versante della Sinistra Piave. La segnalazione ai carabinieri di Feltre sulla presenza degli ordigni bellici risalenti alla Grande guerra era partita alcune settimane fa dai pescatori del Bacino 10, che più di tutti frequentano il corso d’acqua e sono dunque in grado di notare qualunque novità. E proprio la presenza di due ordigni di grosse dimensioni, posizionati rispettivamente in località Castellaz e l’altro più o meno davanti al castello di Quero.. Gli artificieri ieri hanno recuperato le bombe assistititi dai carabinieri della stazione di Quero, dopodiché si sono recati nella cava in località Carboni a Lentiai dove hanno fatto brillare gli ordigni, terminando il lavoro due ore e mezza dopo il loro arrivo.

Un intervento che elimina ogni rischio, non tanto per i pescatori che sanno come muoversi nelle acque del Piave, quanto piuttosto per i bagnanti che soprattutto nel fine settimana approfittano delle fresche acque del fiume per rinfrescarsi e prendere un po’ di tintarella. Altro capitolo è quello dei recuperanti, ovvero gli appassionati di reperti bellici, che avrebbero a loro volta cercato di recuperare i proprio gli ordigni, con tutti i rischi del caso.

Cinque anni fa, infatti, una sorta di Santa Barbara che si era depositata nel torrente Sonna nei pressi della chiusa sparì misteriosamente prima che gli artificieri venissero a recuperare tutto il materiale. —

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