Redditi bellunesi: i più ricchi stanno a San Gregorio

Spariscono i paperoni di Quero, Feltre prima per il benessere diffuso
FELTRE. Dalle tasse esce la radiografia al portafogli. In base al reddito 2009 dei contribuenti Irpef, i paperoni stanno a San Gregorio, dove in quattro hanno dichiarato una media di 141.891 euro. A Feltre la ricchezza più diffusa: 21.871 euro pro capite davanti a Pedavena (21.242 euro). Sbirciando da un comune all'altro tra le entrate fiscali nell'anno d'imposta 2009, l'erario fa da giudice notaio per dire quanto ricchi, o meno ricchi siamo. A parlare sono i dati - gli ultimi disponibili - che il ministero dell'Economia ha pubblicato sul calcolo dell'imponibile delle addizionali Irpef e sul numero dei contribuenti divisi in fasce di reddito che vanno dalla più bassa sotto i mille euro fino a quella oltre i 100 mila. Il 2009, annus horribilis per l'economia italiana, vede scomparire ai piani alti le dichiarazioni oltre i 200 mila euro. Basti pensare che a Quero, nel 2007 ante crisi, quattro persone riportavano una media di 217.653 euro, mentre due anni dopo i più facoltosi (che sono undici) si fermano a una media di 106.274 euro. Adesso i paperoni del territorio risiedono a San Gregorio: quattro tengono una media di 141.891 euro a testa. «E' un dato positivo» commenta il sindaco Ermes Vieceli, «frutto dell'intraprendenza degli imprenditori locali e del funzionamento dell'industria, con buone ripercussioni anche sull'Irpef per il comune». Nella classe extra lusso, piazza d'onore per Arsiè, grazie a quattro contribuenti con una media di 139.703 euro. Terza ai piedi del podio dei facoltosi, sale Santa Giustina (sono ventotto i residenti con reddito sopra i 100 mila euro, con 139.559 euro pro capite). Poi arriva Feltre (centoventuno persone con una media di 133.479 euro), dove però ci sono gli abitanti mediamente più benestanti: 21.871 euro. Guardando la classifica della ricchezza più diffusa, al secondo posto spicca la presenza di Pedavena (21.242 euro), seguita da Santa Giustina (20.713). In quarta posizione San Gregorio (20.430 euro pro capite). Poi Cesiomaggiore (19.441), Fonzaso (19.080), Seren (18.540) e Arsiè (18.540). Il comune più povero è Vas con 16.944 euro, dove nessuno conta un reddito superiore ai 40 mila euro, ma solo quattro ne hanno dichiarati meno di 5 mila. Penultimo è Sovramonte (18.244 euro) dietro a Lamon che lo supera di 88 euro pro capite. Risalendo si trovano Quero (18.327 euro) e Alano di Piave (18.511). Leggendo gli utili inferiori ai mille euro dichiarati all'erario ai fini delle addizionali all'Irpef, fanalino di coda è Seren del Grappa con una media di 387.6 euro per quindici contribuenti. Appena sopra Fonzaso (in ventotto si fermano a 406.1) e Lamon (416.2 euro per trentuno persone). Quello che suggerisce lo standard di vita nei paesi è invece la fascia di reddito più diffusa: per tutti da 15 mila a 20 mila euro, che tiene nonostante i contraccolpi della crisi. In particolare, questa classe raccoglie a Vas il 32.7 per cento della popolazione, a Quero il 32.4, ad Alano il 29.7, a Cesio il 28.8 per cento fino al 25.8 per cento di Feltre e al 25.6 di Fonzaso.

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