Rédélé scommette sulla California e punta su occhiali di nicchia ultra-leggeri

La scommessa di Alessandro De Vecchi: «Materiali innovativi per dare vita a modelli richiesti dagli ottici indipendenti»



Un Mido senza ottici. Questo è il grido di allarme del giovane imprenditore bellunese Alessandro De Vecchi, che si è affacciato da qualche anno nel mondo dell’occhialeria, con la sua Rédélé. All’indomani della più grande manifestazione fieristica dedicata all’occhiale, De Vecchi conferma a chiare lettere quello che altri piccoli operatori dicono a mezza bocca e chiedendo l’anonimato. «Ho visto molti distributori e agenti, gli affari si sono fatti, i contratti anche, però ho notato fra i visitatori sempre meno ottici, che sono pur sempre l’anello di contatto fra chi produce ed il cliente finale».

Perché?

«Perché l’ottico rischia oggi di diventare una vetrina quasi passiva dei big five, o forse meglio del big one e non scommette più su nuovi nomi, su nuovi marchi, su nuove idee. Accetta di affittare i suoi spazi ai grossi nomi e questo, a mio modesto avviso, è un limite. Loro, e i clienti, perdono delle opportunità. E a noi piccoli manca un feedback fondamentale».

Rédélé è un marchio giovane, uno fra i più innovativi.

«Sì, e dopo 7 anni di esperienza abbiamo effettuato la nostra rivoluzione copernicana, partendo proprio dalle richieste dell’ottico indipendente, che vuole prodotti di qualità, con materiali innovativi e un design che si ricordi. Così abbiamo riposizionato il nostro marchio su una fascia alta di prezzo, oltre 180 euro al pubblico, giustificata dalla qualità dei materiali che ci permettono di fare occhiali ultraleggeri, specie per la vista».

Che tipo di materiali?

«Gli occhiali Rédélé sono realizzati con il TR2R, un nuovo ed esclusivo polimero pensato per garantire una tenuta assoluta: un materiale concepito per essere proposto in due o tre colori senza l’utilizzo di incollaggi e composti chimici, garantendo così una durata nel tempo e la massima attenzione alla salute del cliente. Inoltre, l’asta, leggerissima e ultraflessibile è creata in Beta Titanio con una cerniera ricavata da un unico elemento e con uno spessore di soli 0,65mm, rendendo così la montatura ultraleggera e ideale per l’uso quotidiano. Un altro punto di forza della collezione sole sono le lenti italiane, realizzate in CR39, polarizzate e rifinite con un rivestimento antimacchia, antiriflesso e filtri per la protezione dai raggi solari».

E dal punto di vista del design?

«Puntiamo molto sul legame con la California, sposando il made in Italy del prodotto all’immagine e al modo di fare marketing proprio degli statunitensi, da cui ovviamente abbiamo molto da imparare».

Perché la California?

«Sono partito per trovare ispirazione, perché è laggiù, a Los Angeles, che da sempre nascono le nuove tendenze. Basta pensare ai figli dei fiori e allo skateboard, al windsurf ed alla musica rock. Anche Oakley, storico marchio di occhiali oggi di Luxottica, è nato lì».

Perché questa novità?

«Perché avevo bisogno di una scossa, di una nuova sfida, di un’altra start-up, di stimoli importanti. Qui abbiamo aperto una sede dove disegnamo, pianifichiamo le attività social, scattiamo le campagne e studiamo le nuove tendenze».

La nuova collezione Rédélé è composta da 47 nuovi modelli e comprende montature da vista e da sole...

«Tecnologici e leggerissimi, i nostri occhiali Rédélé si distinguono per l’artigianalità italiana e per i materiali di altissima qualità, i sintesi 6 grammi di tecnologia».

Stati Uniti come mercato privilegiato di sbocco?

«Per adesso è ancora presto per dirlo. Di certo Francia e Germania restano ancora oggi i nostri mercati principali, ma è indubbio che nell’ottica della globalizzazione gli Usa diventeranno sempre più importanti. Ed è per questo che abbiamo aperto una nostra sede proprio a Los Angeles». —



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