Referendum sull'autonomia della provincia di Belluno: al voto il 52.25% degli elettori

BELLUNO. L'autonomia nell'autonomia. A chiederla è la Provincia di Belluno che ha indetto un referendum parallelo a quello regionale: hanno votato il 52.25% degli elettori. La percebtuale di sì è stata del 98.67%, quella del no dell'1.33%.
I seggi per il referendum provinciale si sono chiusi, come per quello regionale, alle 23. Immediato lo spoglio delle schede della consultazione veneta mentre quelle bellunesi devono aspettare che sia terminato il primo scrutinio.
Fondamentale capire in primo luogo il dato dell'affluenza alla chiusura dei seggi: il dato definitivo è arrivato al 52.25% degli aventi diritto.
Il presidente della Provincia Roberto Padrin: «è un risultato straordinario, ringrazio tutti i bellunesi che hanno creduto in questo referendum, non tradiremo la loro fiducia».
Un buon risultato nonostante l'incognita residenti all'estero. Che i 44 mila Aire avrebbero inciso sul dato finale è emerso già nel corso della giornata: l'affluenza alle urne (per la consultazione regionale) alle 19 è stata del 45%, un dato che ha posizionato Belluno ai piedi della classifica sopra Rovigo, la provincia con l'affluenza più bassa. Una "tara" che anche questa volta ha pesato: secondo la stima fatta dall'assessore regionale Giampaolo Bottacin considerando solo i bellunesi residenti l'affluenza alla stessa ora sarebbe stata ben superiore, pari al 56% (e anche più alto per quanto riguarda il dato complessivo, che senza Aire schizzerebbe al 64%). Una considerazione simile è stata fatta anche dal sindaco di Belluno Jacopo Massaro.
BL: alle 19 ha votato il 45% di aventi diritto. significa che ha votato il 57% dei bellunesi residenti.#referendumbelluno#referendumveneto
— Jacopo Massaro (@JacopoMassaro) October 22, 2017
Al netto dei dati, ai seggi la partecipazione è stata notevole. Non sono mancate le attese per votare ad un referendum, quello per la specificità della provincia di Belluno, che ha messo d'accordo gran parte della scena politica locale. Sul piatto, però, non c'è una vera e propria autonomia ma un maggiore riconoscimento della specificità bellunese già concessa sia dalla Regione che dallo Stato. Ed è con questi interlocutori che il presidente della Provincia Roberto Padrin si relazionerà una volta ottenuto il via libera dal territorio.
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