Referti via web all'ospedale del Cadore
L'importante novità sarà introdotta a partire dalla prossima settimana
Internet veloce arriverà anche al centro civico
PIEVE DI CADORE. Referti via web all'ospedale del Cadore: è questa la grande novità che sarà introdotta dalla prossima settimana all'ospedale di Pieve.
Tra pochi giorni, infatti, sarà data la possibilità a tutti i medici dell'ospedale del Cadore di utilizzare un nuovo metodo tecnologico per redigere i referti degli esami endoscopici. Si tratta di un nuovo software utilizzabile in tutte le strutture ospedaliere della Usl1 di Belluno e che, secondo i tecnici, rappresenta un grande passo avanti nella telemedicina; un aiuto molto importante soprattutto per quei professionisti che operano in strutture decentrate. In pratica, si tratta di un nuovo sistema informatico che consentirà la realizzazione di foto e di brevi filmati grazie ai quali, una volta messi sul web, un medico specialista che opera nell'ospedale San Martino di Belluno sarà in grado di fare una diagnosi precisa e stilare un referto valido a tutti gli effetti. Il software non sarà disponibile solamente per i medici ospedalieri, ma sarà messo a disposizione anche dei medici di famiglia, purchè siano stati abilitati con la concessione di un'apposita password per l'accesso. In questo modo anche il medico di base potrà vedere le immagini sulla rete relative ai suoi pazienti. «Mi sembra un'ottima cosa», ha commentato il sindaco di Pieve, Maria Antonia Ciotti, che sinora è sempre stata molto critica nei confronti dell'introduzione della telemedicina in Cadore, «mi auguro solo che la nuova tecnologia sia utilizzata solo con la presenza di un medico specialista, e non sia limitata al contatto tra due computer. Lo sviluppo di queste tecniche è da appoggiare, sempre che siano utilizzate dal personale medico necessario e specializzato». Non sembra questo il caso, perché secondo quanto comunicato dal primario dell'unità operativa di gastroenterologia di Belluno, Bastianello Germanà, lo specialista dell'ospedale periferico di Pieve potrà chiedere un teleconsulto in tempo reale al primario di Belluno, per esempio per un'ulcera. L'elasticità del sistema informatico consentirà allo specialista, nel caso di dubbi, di confrontare la sua opinione anche con medici di altre realtà ospedaliere nazionali, come l'Università di Padova. La tecnologia in questi anni, secondo l'opinione dei medici, si è molto evoluta ed è molto diversa da quella utilizzata solo 10 anni fa. Come per la televisione digitale, anche le trasmissioni ospedaliere televisive e via web sono in alta definizione: una condizione necessaria per osservare i particolari delle malattie. Già grazie alla colorazione elettronica è oggi possibile fare una prima ipotesi per vedere se la patologia è benigna o maligna. «Tra l'altro», ha concluso il sindaco Ciotti, «la notizia arriva nel momento più adatto: la prossima settimana, infatti, i sindaci approveranno la scheda con le ultime proposte sulla sanità in montagna, che sarà poi inviata alla giunta regionale».
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