La Regione insiste: quattro Unioni montane. «Ora il confronto con i sindaci»
Cadore, Valle del Boite e Comelico insieme, Valbelluna col Feltrino e Zoldo verso l’Agordino. L’assessore Calzavara: «Vogliamo renderle efficaci e dotate di personale. Vanno disegnate intorno alle Aree interne»
![Francesco Calzavara, assessore regionale al Bilancio](https://images.corrierealpi.it/view/acePublic/alias/contentid/1h5x0sv0hpcx446uhza/0/copia-di-copy-of-sp_131004009.webp?f=16%3A9&w=840)
Giornata decisiva, quella di mercoledì 12 febbraio, per la riforma delle Unioni Montane in provincia di Belluno. Oggi sono 9, di cui una, quella del Val Boite, in liquidazione e una in grossa difficoltà, la Belluno-Ponte nelle Alpi. Resteranno 4, come vorrebbe la Regione, o saranno 5, come desiderano i sindaci? «Affinché le Unioni siano funzionali e abbiano efficacia sul territorio, la Regione opterebbe per quattro», anticipa l’assessore regionale Francesco Calzavara, «ma siamo pronti ad ascolta
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