Regolamento sui pesticidi il Pd pressa il Comune
BELLUNO. Che fine ha fatto il gruppo di lavoro trasversale che avrebbe dovuto lavorare al regolamento per l'utilizzo dei fitofarmaci in agricoltura? Se lo chiede il consigliere del Partito democratico Irma Visalli, anche alla luce delle dichiarazioni rilasciate ieri dal presidente della seconda commissione consiliare Emiliano Casagrande.
«Forse ha dimenticato che le commissioni prima e seconda, dopo molte audizioni di tecnici, enti e associazioni, avevano deciso di istituire un gruppo di lavoro politico per costruire la cornice dei principi in base ai quali dare poi mandato a figure tecniche di formulare la proposta di regolamento», segnala la Visalli, «visto che dichiara che al regolamento sta lavorando la maggioranza. E come mai non è stata data alcuna comunicazione ai consiglieri di minoranza, alla luce di quello che si era deciso mesi fa?».
La Visalli sul tema dei fitofarmaci ha presentato un'interrogazione, nell'ultimo consiglio comunale. La risposta arriverà nel prossimo. «Casagrande dice anche di essere consapevole che il Comune è in ritardo sul regolamento. Ma cosa significa? Perché non si è avviato il lavoro insieme ai consiglieri di minoranza?», prosegue la Visalli. «È quanto mai urgente stendere il regolamento per l'utilizzo dei fitofarmaci in agricoltura, visto il continuo proliferare di compravendite di terreni bellunesi finalizzate alla coltivazione intensiva di vigneti».
La Visalli nella sua interrogazione ricorda anche che «il sindaco in occasione dell'ultima iniziativa organizzata dal comitato “Liberi dai veleni” aveva dichiarato che il regolamento era quasi pronto e la commissione ci stava lavorando. Ma allora», conclude il consigliere del Pd, «come sta lavorando l'amministrazione? Le dichiarazioni di Casagrande fanno cadere le braccia. Non si può più attendere, quel regolamento va scritto e in maniera condivisa».
«Sono ormai praticamente due anni che si lavora a questo regolamento. Ed è ora che si arrivi a conclusione, in tempi ragionevoli, non andando alle calende greche», aggiunge Roberto De Moliner. «Le colture di tipo invasivo continuano ad aumentare e il problema diventa sempre più impellente. Soprattutto in un territorio come quello della Valbelluna, che trattiene inquinamento e contaminazione. La preoccupazione tra la gente sta crescendo».
Secondo De Moliner «è stato giusto incontrare le categorie agricole e le associazioni, possiamo anche condividere il metodo scelto, ma ora è necessario arrivare a una conclusione. E se non ci sono i tasselli per arrivare a una condivisione, almeno si devono accorciare i tempi. Non a caso il consigliere Irma Visalli, giustamente, nell’ultimo consiglio comunale ha presentato proprio un’interrogazione su questo tema. Da parte nostra», conclude il consigliere del Partito Democratico, in ogni caso, c’è una disponibilità assoluta a riunire la commissione e arrivare finalmente al documento».
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