Regole-Comune di Auronzo, approvato l’accordo

Villagrande e Villapiccola danno l’ultimo ok: è un momento storico ma il fronte del no non si dà per vinto e valuta ricorsi

AURONZO. La data del 22 aprile 2017 entra di diritto nella storia di Auronzo. Dopo un lungo e tortuoso iter burocratico durato due anni e condito da tensioni e continui botta e risposta tra promotori ed oppositori, l’accordo tra Comune e Regole è stato definitivamente approvato diventando realtà.

Dove non erano riuscite le due assemblee di Villagrande e Villapiccola nel 2007, dieci anni dopo tutto o quasi è mutato.

Fari puntati in mattinata sull’assemblea di Villagrande, la più numerosa con i suoi poco più di 800 fuochi (ma, al tempo stesso, anche la più irrequieta). Solo 284 erano però i regolieri presenti in sala consiliare e appena 243 quelli che in seconda convocazione (per la quale il laudo non prevedeva un numero minimo di partecipanti aventi diritto al voto al fine di rendere regolare la seduta) hanno effettivamente partecipato al voto esprimendosi così: 219 favorevoli, 15 contrari e 9 astenuti. Gli astenuti vanno considerati però come contrari, il cui totale arriva dunque a 24. Il voto è stato effettuato per alzata di mano, come da regolamento. Un voto dunque largamente positivo (bastavano i 2/3) proveniente dal cuore della Regola che dieci anni fa aveva fatto saltare l’accordo. Resistenze interne che nel 2007 avevano prevalso ma che oggi sono state messe sì spalle al muro ma non certo zittite. Nel successo di Villagrande emergono un nome ed un cognome: quello del marigo Bepi Monti che in due anni ha messo in piedi un progetto rivelatosi vincente. L’accordo, stando anche a quanto trapela tra gli stessi regolieri, offre vantaggi cospicui alle Regole riducendo notevolmente il raggio d'azione del Comune di Auronzo. Ma questo, evidentemente, non è bastato per mettere tutti d’accordo visto che, come già detto, le resistenze sono state molteplici e particolarmente agguerrite, sia nella Regola di Villagrande e sia in quella di Villapiccola.

Detto del voto di Villagrande, nel pomeriggio nessuna sorpresa è arrivata dall’assemblea straordinaria della componente meno numerosa con i suoi 161 fuochi.

Resistenze emerse prepotenti anche in quella sede, ma alla fine ha prevalso il sì lanciando in orbita ufficialmente l'accordo visto che per l’approvazione definitiva serviva il parere positivo di entrambe le Regole: dei 112 presenti all’assemblea di Villapiccola a palazzo Poli, 90 sono stati i voti favorevoli, 11 quelli contrari più un astenuto. Esultano dunque i promotori dell'accordo, Bepi Monti e Vittore Cella in testa, ovvero i presidenti delle due Regole che in questi mesi, come si suol dire, ci hanno messo la faccia.

Un accordo che ridisegna la mappatura delle proprietà del patrimonio antico: 10.500 ettari tra prati, malghe e pascoli passano dal Comune alle Regole in un’area molto vasta in cui spicca il sito di grande interesse di Misurina, oggetto di potenziali speculazioni edilizie, su cui negli ultimi mesi si sono concentrate le battaglie dialettiche tra promotori ed oppositori. Ma c’è di più, perché la ridefinizione giuridica coinvolge altre aree verdi del territorio auronzano che spaziano fino al confine con Lozzo mentre, per quanto riguarda il centro urbano, con la firma dell'accordo le Regole non rivendicano una serie di terreni cedendoli di fatto al Comune. La votazione ha dato il suo verdetto, ma la partita non sembra ancora del tutto conclusa: gli oppositori infatti non intendono arrendersi e valutano possibili ricorsi.

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