Reolon: «Fate una spiaggia lungo il Piave»

La richiesta del consigliere regionale alla Provincia: basta poco
Anche Marco Paolini fa il bagno nel Piave a Belluno
Anche Marco Paolini fa il bagno nel Piave a Belluno
BELLUNO.
Una spiaggia lungo il Piave. La chiede Sergio Reolon alla Provincia, nella zona di Lambioi a Belluno. «Palazzo Piloni ha ottenuto il demanio idrico», ricorda il consigliere regionale del Partito democratico, «e con esso 12 milioni di euro. Ma per realizzare una spiaggia sul Piave basterebbero poche decine di migliaia di euro, con la manutenzione e la sistemazione delle sponde, la cura del boschetto e poco altro».

Reolon chiede che vengano ripulite e rese fruibili sia la sponda destra che quella sinistra del fiume, creando spazi per i giochi, la ricreazione e il pic nic oltre alla spiaggia.

«Le sponde del Piave sono il luogo più verde e naturale di Belluno, il posto dove la città entra a contatto con il suo fiume ed è giusto restituire questi ambienti ai bellunesi. Basterebbe poco», insiste Reolon, «perchè in realtà servono solo un po' di pulizia e manutenzione. Poi magari si potrebbe fare anche un avviso pubblico per aprire un chiosco e mettere dei bagni pubblici».

Il consigliere regionale è convinto che ai bellunesi piaccia molto andare lungo il Piave e del resto proprio in questi giorni, con l'arrivo della bella stagione, si iniziano a vedere i primi frequentatori della zona. D'estate poi Lambioi si riempie di gente che prende il sole e si rilassa.

«Io credo che sia la priorità assoluta», aggiunge Reolon. «Durante la mia amministrazione avevamo già iniziato con un'operazione di pulizia che era stata apprezzata, ma la manutenzione dev'essere costante. La Provincia ha competenze e soldi per farlo e sarebbe bello, in futuro, realizzare anche una passerella tra le due sponde, tanto in via provvisoria si può far tutto», ironizza il consigliere regionale pensando al ponte bailey.

«Trovo strano», conclude, «che il Comune di Belluno non abbia mai chiesto alla Provincia di fare i lavori. Palazzo Piloni ha un accordo con Treviso e Venezia (non è altro che la prosecuzione di un'iniziativa che avevamo già messo in cantiere noi), credo sia giusto non lasciarlo sulla carta, ma fare anche le azioni conseguenti». (a.f.)

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi