Reolon: «Venezia adesso dia seguito alla specificità»

BELLUNO. «È tutto merito del Pd». Così dice anche il consigliere regionale, Sergio Reolon commentando la nuova legge Delrio che trasforma le Province in enti di secondo grado, senza elezione diretta....

BELLUNO. «È tutto merito del Pd». Così dice anche il consigliere regionale, Sergio Reolon commentando la nuova legge Delrio che trasforma le Province in enti di secondo grado, senza elezione diretta. Un'operazione che per il consigliere deve andare di pari passo all'applicazione dell'articolo 15 dello Statuto veneto sulla specificità. «Il Pd al Parlamento e in Regione è riuscito a fare una grande azione politica combinata e sinergica. Se questa Provincia è stata salvata, per diventare un ente di tale importanza, è merito del Pd a Roma e a Venezia. Perchè la questione va vista insieme. Questi due principi fanno della Provincia un ente con competenze straordinarie. Quasi tutto sarà governato a livello locale, anche se mi spiace che non ci sia un'elezione diretta».

L'intervento inizierà a livello regionale, fin da subito. «Ora la Regione non ha più alibi per non riconoscere le condizioni e le forme particolari di autonomia ai territori interamente montani e confinanti con gli Stati esteri. Martedì in prima commissione», continua Reolon, «solleciterò perché si lavori sul disegno di legge per conferire l'autonomia finanziaria al territorio». Il disegno di legge nasce dalla Fondazione montagna Europa Colleselli ed è stato firmato da Reolon, Bond e Toscani insieme ad altri 40 consiglieri veneti. «Credo che vada approvato entro giugno perché poi ci vorranno sei mesi per gli atti attuativi e per il primo gennaio 2015 in concomitanza col bilancio previsionale ci dovrà essere il fondo per le Province autonome».

Intanto, per spiegare il significato della legge Delrio, il Pd provinciale ha organizzato un ciclo di incontri. Il primo si svolgerà venerdì prossimo a Calalzo di Cadore all'Hotel Ferrovia, seguirà lunedì 14 a Belluno nella sala Muccin, martedì 15 ad Agordo all'Ostello Valle Imperina e infine il ciclo si chiuderà mercoledì 16 a Feltre all'Hotel Casagrande. Tutti gli incontri pubblici inizieranno alle 20.30. «Si tratta di un risultato storico che riconosce il territorio interamente montano della nostra provincia», ha detto la segretaria provinciale democratica, Erika Dal Farra. «Potrà partire una governance differente e questo grazie al Pd che ha dimostrato coerenza. Inoltre sarà importante segnare il profilo dell'ente di secondo grado che non avrà più l'elezione diretta, ma una rappresentanza territoriale più che politica, con un superamento dei conflitti politici».

«Si tratta di fare una sorta di operazione verità, perché molte cose apparse in questi giorni sono contraddittorie e paradossali. Certi esponenti politici ora si dicono paladini della Provincia, mentre il loro partito a Roma ha cercato di togliere le specificità al Bellunese», dice l'onorevole Roger De Menech. (p.d.a.)

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