Replica dell’Usl: «In città posti per 2500 pazienti»

BELLUNO. I medici ci sono. Non a Vignole, ma a Belluno sì. I cittadini della frazione al confine con Sedico che sono seguiti dal dottor Giorgio Mongillo sono preoccupati: il medico di base andrà in...

BELLUNO. I medici ci sono. Non a Vignole, ma a Belluno sì. I cittadini della frazione al confine con Sedico che sono seguiti dal dottor Giorgio Mongillo sono preoccupati: il medico di base andrà in pensione fra una settimana e i suoi pazienti dovranno cercarsi un altro dottore.

Nominare un sostituto provvisorio non è possibile, come spiega la direzione generale dell'Usl 1, ma i cittadini potranno tranquillamente scegliere un medico a Belluno: «Il carico assistenziale potrà essere totalmente assorbito dai medici operanti nell'ambito territoriale (costituito dai comuni di Belluno, Limana, Ponte nelle Alpi e Soverzene)», fa sapere l'Usl 1. «A fronte dei 1550 pazienti del dottor Mongillo, la capacità di assorbimento, cioè i posti liberi, degli altri medici di medicina generale dell'ambito territoriale è di 3850, dei quali 2.500 solo nel comune di Belluno».

I cittadini si erano preoccupati di dover finire a Ponte nelle Alpi e Limana: potranno invece fermarsi nel capoluogo. Che dista una decina di chilometri dalla frazione. «Per quanto riguarda l'ambulatorio di Vignole, va chiarito che il dottor Mongillo vi si recava una sola volta alla settimana (il giovedì) dalle 8 alle 10, seguendo un numero di suoi assistiti residenti nella zona di Vignole, Orzes, Antole, via Agordo e Roe Alte», continua l'Usl.

Per i pazienti seguiti da Mongillo nell'ambulatorio di via Caffi, invece, c'è una buona notizia: nella medicina di gruppo BellunoUno entrerà il dottor Giulio Pirolo, «che sarà in grado di assorbire circa 400 pazienti, a cui vanno aggiunte le scelte per il cosiddetto ricongiungimento familiare e quelle dei pazienti con iscrizione temporanea», precisa ancora la direzione generale dell'azienda sanitaria bellunese.

Nominare un sostituto di Mongillo, invece, non è possibile per normativa: se ci sono medici con posti liberi all'interno dell'ambito territoriale, come in questo caso, i pazienti devono rivolgersi a questi. Non importa se l'ambulatorio dista qualche chilometro da casa. «Tutti i medici di medicina generale del citato ambito territoriale, sentiti attraverso il comitato aziendale che li rappresenta, hanno manifestato l'assoluta ed incondizionata disponibilità all'acquisizione di tutti gli assistiti del dottor Mongillo», ribadisce l'Usl 1.

E mentre si attende che la Regione garantisca rinforzi nelle fila dei medici di base, gli assistiti seguiti da Mongillo stanno cercando un nuovo dottore. Ieri nella sede amministrativa dell'Usl c'era una ressa, ad un certo punto sono finiti i numeri per prenotare il proprio turno e il clima si è fatto teso. Mongillo seguiva 1550 persone, e tutte devono ora cercare un nuovo medico di base. (a.f.)

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