Residenti sentinelle a Levego al via il controllo di vicinato
BELLUNO
Il controllo di vicinato a Levego partirà in tempi brevi. Dopo la prima riunione convocata dai residenti della frazione circa un mese fa a seguito dell’ennesimo caso di persone fotografate mentre si aggiravano in modo sospetto tra le case di via Meassa, mercoledì sera si è arrivati al secondo passaggio dell’iniziativa, con l’incontro tra i cittadini e il sindaco Jacopo Massaro, vero preludio all’avvio dell’iniziativa.
«Sarà sufficiente inviare una mail con gli estremi delle persone disponibili a far parte del comitato e, soprattutto, di un referente che abbia il compito di tenere i rapporti tra la rete di residenti e le forze dell’ordine», ha spiegato Massaro, «dopodiché Questura e Prefettura faranno dei controlli di routine su queste persone e convocheranno un ultimo incontro con il gruppo per fornire tutte le indicazioni operative su come agire nel concreto».
L’importanza di questa iniziativa, che quando partirà a Levego sarà attivata per la prima volta nel Comune di Belluno, andrà anche oltre la semplice tutela di beni: «Sul nostro territorio esistono ben 53 frazioni e non è facile controllarle tutte contemporaneamente», ha spiegato il sindaco, «il fatto di rinforzare le comunità che vivono in questi luoghi è esattamente quello a cui puntiamo come amministrazione. Levego è una frazione di passaggio, tagliata in due da una strada principale e con il problema incombente dell’elettrodotto, in altre parti della provincia dove è stato attivato il protocollo di controllo di vicinato si sono visti ottimi risultati anche per quanto riguarda altri aspetti della vita delle frazioni: dal mantenimento del verde alla pulizia, fino, appunto, alla sicurezza. Dove, al contrario, ognuno vive per sé si verificano casi di degrado e abbandono che fanno aumentare esponenzialmente diversi fattori di rischio per le persone».
Per il momento la gente di Levego e Sagrogna ha già dimostrato l’interesse per il proprio territorio, riempiendo la sala a ogni incontro sul tema, ora bisognerà ufficializzare l’avvio di un controllo di vicinato serio, che eviti le ronde con le quali il protocollo va in netto contrasto.
«Non appena verrà decisa una veste grafica adatta procederemo all’installazione della cartellonistica che segnala l’area sorvegliata dai cittadini», ha concluso Massaro, «uno strumento dissuasore che aumenterà l’effetto di prevenzione del progetto. A questo si aggiunge la recente installazione di 25 telecamere intelligenti (sulle 68 totali) in grado di tracciare il passaggio di un veicolo, con targa italiana o di un qualsiasi altro paese, in transito sul territorio comunale». —
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