Residenza per disabili gravissimi pronta ad aprire per ottobre

Sovramonte, attesa l’autorizzazione all’esercizio, poi potranno entrare i primi pazienti a pagamento Sindaco Dalla Torre prudente sui tempi dell’accreditamento che renderà più accessibile il ricovero
SOVRAMONTE. La residenza assistenziale ad alta intensità di cura per disabili gravissimi, l’unica per tutto il territorio ex Usl 2, potrebbe già aprire l’attività entro ottobre.


Entro il 30 settembre, infatti, il comune di Sovramonte dovrà trasmettere alla Regione la contabilità finale sottoscritta dai direttori dei lavori e dalla ditta incaricata alla ristrutturazione della Rsa, per ottenere l’autorizzazione all’esercizio.


«Aprire le porte di una struttura già pronta all’uso, cioè pronta ad ospitare 26 pazienti in condizioni assai critiche, la maggior parte dei quali allettati, non è la cosa più difficile», spiega il sindaco Federico Dalla Torre. «Con l’autorizzazione all’esercizio, gli ospiti vengono accolti ma pagano per intero la retta che consiste nella parte alberghiera e nella parte sanitaria. Difficile pensare, che pur con la pensione e l’indennità di accompagnamento, le persone siano in grado di pagare quasi tremila euro di retta. È solo con l’accreditamento, cioè con il riconoscimento delle quote sanitarie da parte della Regione, che noi potremo inaugurare l’operatività della struttura. Ed è solo dopo il 30 settembre, quando ci sarà riconosciuta l’autorizzazione all’esercizio, che sarà avviato l’iter per l’accreditamento. Sulla tempistica, non mi pronuncio, un po’ per scaramanzia e un po’ perché ormai conosco i tempi tecnici e burocratici. Quello che mi preme sottolineare è che la conferenza congiunta dei sindaci delle due ex Usl, di Belluno e di Feltre, ha ratificato nel piano di zona la Rsa di Sovramonte come unica struttura del territorio per questa tipologia di utenza».


Quello della Rsa di Sorriva è il primo di una serie di argomenti discussi in assemblea pubblica con i cittadini, il prossimo 12 ottobre. Il secondo, la settimana successiva, riguarderà lo stato dell’arte della nuova palestra che sarà edificata sulla macerie di quella vecchia, ridotta a tabula rasa circa un anno fa.


La ditta Zugliani di Mezzano con lo studio Plintos di Rasai si sono aggiudicati l’appalto integrato. «Ai cittadini sarà illustrato il progetto definitivo», spiega il sindaco Dalla Torre. «Se il progetto sarà ritenuto condivisibile, si darà il via a quello esecutivo. Ci vogliono sessanta giorni per produrlo, dopodiché si darà finalmente inizio ai lavori».


Il terzo incontro riguarderà il progetto di valorizzazione dell’uomo di Val Rosna, in collaborazione con la soprintendenza di Ferrara, di seguito il progetto di ristrutturazione dell’osteria del pom prussian di Faller e infine il progetto della Laste, terreno che negli anni ottanta il comune ha acquisito dall’istituto Carenzoni Monego con una serie di baite che saranno recuperate con vocazione turistica.


Laura Milano


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