Residenza teatrale, il Tib sarà tra i gestori del teatro

«La sua non sarà una posizione egemone, perché stiamo cercando altri partner» come precisa il presidente della Fondazione, che rimarrà con un ruolo neutrale
Di Paola Dall’anese
Belluno 2006. Il teatro comunale a Belluno. - Una veduta del teatro Comunale di Belluno
Belluno 2006. Il teatro comunale a Belluno. - Una veduta del teatro Comunale di Belluno

BELLUNO. Sarà presumibilmente il Tib, in qualità di unico soggetto che produce teatro in provincia, ad avere un ruolo dominante all’interno del progetto di residenza teatrale, «anche se non un ruolo egemone». Sono questi alcuni degli elementi che caratterizzeranno la residenza teatrale, quel nuovo soggetto che dovrà gestire il teatro comunale, insieme con il Comune e la Fondazione teatri delle Dolomiti che rimarrà al suo posto con un ruolo di «organismo neutrale in grado di mettere insieme pubblico e privato».

Ad anticipare quello che sarà il futuro della cultura nel capoluogo e nell’intera provincia è il presidente della Fondazione, Renzo Poloni di ritorno ieri da Venezia «dove siamo andati a presentare il piano. La Regione si è dimostrata attenta a quello che succede e non esclude di essere presente, magari con delle risorse», precisa Poloni.

La svolta per il teatro comunale sembra essere dietro l’angolo, «comunque entro l’estate dovrà essere tutto sistemato visto che a settembre riprendono le attività teatrali», precisa anche l’assessore comunale, Claudia Alpago Novello.

Il progetto di residenza vedrà ancora il Tib in primo piano «visto che è l’unico soggetto in grado di produrre teatro. Ma non sarà solo, infatti stiamo cercando di coinvolgere anche altri soggetti, altre parti del territorio». E tra questi soggetti tornerà di nuovo al Comunale il Circolo Cultura e Stampa, «almeno questo è il nostro obiettivo così da superare la stagione dei litigi», sottolinea Poloni che annuncia che sono già 80 le date prenotate per la prossima stagione teatrale. «Entro la fine del mese definiremo il calendario».

Resta il problema delle risorse economiche. «Il Comune garantirà la sopravvivenza della Fondazione per quest’anno», spiega ancora il presidente, «la Regione ha garantito la sua quota per il 2013, ma stiamo pensando ad altri che possano sostenerci. Siamo in mezzo a un percorso virtuoso e nell’arco di un paio di settimane si potrà definirlo».

Alla ricerca di nuove risorse si è messa anche l’amministrazione comunale, come precisa Alpago Novello. «Il nostro intento è quello di garantire pluralismo e sostenibilità. La residenza teatrale verso cui siamo orientati non sarà una sorta di affidamento ad una compagnia teatrale, ma sarà una struttura che agisce in maniera forte con uno o più soggetti che lo gestiscono, che siano produttori di teatro e sappiano creare progetti con risvolti per il territorio. Per questo stiamo lavorando ad una convenzione che vedrà come partner i soggetti che gestiscono il teatro, il Comune e la Fondazione. Il Tib si è detto interessato, ma non è detto che accetti le regole che saranno il più possibile sostenibili da tutti».

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