Resta chiusa la sauna in piscina
Per riaprirla bisogna assumere un’estetista e fare alcuni lavori per l’agibilità
BELLUNO. Niente sauna in piscina. Non ci sono margini per riaprire a breve termine la struttura, che si trova all’interno dell’impianto di Lambioi, perché oltre ad assumere un’estetista (previsto dalla normativa, che è cambiata rispetto a qualche anno fa) servono anche alcuni lavori di natura strutturale. E il Comune ha preferito dare priorità a tutti quei lavori che investono l’ambito della sicurezza e del risparmio energetico. È stato realizzato un impianto di termoventilazione all’avanguardia all’interno della vasca nuoto, che oltre ad aver migliorato la salubrità dell’aria ha anche permesso di ridurre i consumi energetici.
«Sono stati fatti molti interventi importanti, anche se poco visibili per gli utenti», spiega il direttore di Sportivamente Belluno, Stefano Caldart. «Il prossimo vedrà il completo rifacimento dell’impianto elettrico». Anche questo un lavoro per abbattere la bolletta elettrica. Si cercherà di creare meno disagi possibile agli utenti della piscina, che sono sempre molto numerosi. Si parla di 180 mila passaggi all’anno.
Tant’è che in molte fasce orarie (specie la sera, dopo le 18) gli spazi in vasca nuoto sono davvero stretti. In piscina ci sono i corsi, gli agonisti, le persone che praticano nuoto libero. Il sogno sarebbe quello di avere un’altra vasca a disposizione. Ma è un’idea che necessita di tempo per essere sviluppata. E di risorse.
Nel frattempo sono a disposizione una vasca nuoto, una vasca baby, un impianto che si sta rinnovando e una vasca tuffi con un castello riaperto. È a disposizione per tutti, squadre agonistiche e privati, ma questi ultimi possono salire solo fino alla piattaforma dei 5 metri. Quella da dieci è riservata agli agonisti. Resta da decidere come valorizzare quella parte dell’impianto. In passato si era parlato di rimuovere il castello e di convertire la vasca in una dedicata al nuoto libero (con il fondo a due metri e non più a cinque). Ma la decisione finale spetta al Comune, che sta valutando attentamente il da farsi (anche perché l’attività dei tuffi non è secondaria a Lambioi).
Valutazione da fare anche per la sauna. Era stata chiusa perché la norma prevede la presenza di un’estetista, e al momento non c’è una figura di questo tipo in organico. «Ma oltre a ciò sono necessari alcuni lavori per ottenere l’agibilità alla riapertura», conclude Caldart. «Per esempio rifare le scale di accesso, sono troppo strette».
Alessia Forzin
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