«Restino in provincia i soldi del bollo auto e le tasse sulla caccia»
BELLUNO. «La proposta di legge dell’assessore Bottacin va profondamente modificata. Altrimenti sarà affossata la legge 25».
Il tema è quello del riordino delle Province e del trasferimento all’ente bellunese delle funzioni previste dallo Statuto regionale. Sergio Reolon, che su quello Statuto ha battagliato e che ha lavorato anni per fare approvare la legge 25, che dà attuazione al famoso articolo 15 sul riconoscimento di forme di autonomia alla Provincia di Belluno, ha le idee molto chiare sul disegno di legge studiato da Bottacin.
«Affosserà la legge 25», spiega. «Se le funzioni aggiuntive dovranno essere finanziate con i canoni del demanio idrico, la Regione non ci darà risorse aggiuntive. Quei canoni la Provincia li introita già al cento per cento». Le competenze aggiuntive che la Provincia dovrà avere in attuazione dello Statuto valgono circa 30 milioni di euro. Come finanziarle? Reolon ha diverse proposte, che ha scritto in un emendamento che depositerà in Regione, chiedendo la collaborazione di un consigliere.
Oltre a trattenere il 100 per cento dei canoni idrici, Reolon suggerisce di trasferire alla Provincia di Belluno l’intero importo dei bolli auto pagati dai bellunesi, e di aggiungere le tasse pagate da pescatori e cacciatori (sempre bellunesi) per la loro attività. Con queste risorse, Palazzo Piloni avrebbe la possibilità di gestire le funzioni che la legge 25 le assegna. E che, da emendamento Reolon, saranno trasferite automaticamente qualora entro il 31 dicembre di quest’anno non si perfezioni l’intesa fra Regione e Provincia sulle funzioni da mantenere in capo a Venezia in quanti attinenti alla programmazione regionale.
«Siamo di fronte ad un passaggio delicato e decisivo per il futuro della nostra terra», continua. «Un momento nel quale è necessario che tutti, a cominciare dalla presidente della Provincia, lavorino per trovare la soluzione migliore possibile».
Non va in questa direzione l’azione di Palazzo Piloni: «Mi fa specie che la presidente si dica soddisfatta della proposta di Bottacin, che parla di quota parte del bollo auto e usa l’espressione “in caso di conferimento di ulteriori funzioni”. Quelle funzioni devono essere trasferite, lo dice la legge che abbiamo approvato in consiglio regionale. E mi fa specie si dica soddisfatto anche il Bard, visto che la Regione ci sta sottraendo risorse».
L’intento di Reolon non è di fare polemica, lo dice più volte: «In questa fase dobbiamo lavorare uniti, come è stato fatto per l’approvazione della legge 25. Se non ce la facciamo stavolta, ad ottenere l’autonomia scritta nello Statuto regionale, non ce la faremo più». E non dica, Bottacin, che Belluno diventerà come Sondrio: «La legge della Lombardia è più arretrata rispetto a quella che abbiamo approvato in Veneto. Noi abbiamo dato molto di più».
Manca la dotazione finanziaria, per le funzioni che Palazzo Piloni dovrà esercitare, ma con gli introiti dei canoni idrici (100 per cento), del bollo auto (100 per cento, non solo una quota come propone Bottacin) e delle tasse di concessione versate da pescatori e cacciatori, «la Provincia avrebbe l’autonomia finanziaria, e non dovrebbe più fare i conti con i trasferimenti vincolati. Potrebbe investire dove serve. Questo rispecchierebbe la legge 25». Un’ultima parola Reolon la spende per la Provincia, quell’ente di area vasta che Delrio ha voluto composto di sindaci: «La presidente deve avere un ruolo di primo piano in questa partita, deve mostrarsi autorevole». Ne va del futuro di un intero territorio.
Alessia Forzin
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