Riapre “Da Benito” gestito dal Ceis

PONTE NELLE ALPI. «Pane e pace per coloro che verranno». Questa la preghiera di don Gigetto De Bortoli all’inaugurazione dell’hotel ristorante “da Benito”. Il locale di Pian di Vedoia riapre grazie all’intervento del Ceis che, subentrando alla famiglia Dal Farra, ha deciso di rimettere in attività il rinomato luogo di ristoro.
E lo ha fatto alla presenza delle autorità pontalpine, e di molti cittadini, con una cerimonia del taglio del nastro che si è trasformata in occasione per ribadire l’impegno del Ceis nel Bellunese e nel Trevigiano, per l’inserimento delle persone con problemi di disagio dovuto a tossicodipendenza e alcolismo.
Alla domanda del perché si sia scelta la struttura di Pian di Vedoia, don Gigetto De Bortoli ha tenuto a precisare la disponibilità dei fratelli Dal Farra a cedere le quote per permettere l’avvio di un’idea volta a rilanciare l’ambiente ristorativo-ricettivo seguendo le linee direttive volte al sociale che caratterizzano il Ceis.
«Abbiamo iniziato a fare molte attività di servizio in comodato d’uso nel territorio bellunese, raggiungendo buoni risultati, tanto che alla fine i proprietari ci hanno chiesto di riprendere in mano le attività. Qui abbiamo cambiato la formula, e siamo subentrati nella gestione. Non abbiamo mai interrotto l’accoglienza dell’albergo, trovando disponibilità da parte della famiglia Dal Farra», spiega ancora don Gigetto; tenendo poi a precisare che l’intento della nuova gestione è quello di mantenere lo standard con cui l’hotel ristorante “da Benito” si è fatto conoscere, dando però un connotato speciale, puntando sui prodotti locali. Don Gigetto ha poi aggiunto che tutti i lavori di ripristino «quali la sistemazione dell’impianto elettrico e la tinteggiatura, sono stati eseguiti dalla Cooperativa Mani Intrecciate» proprio per sottolineare l’importanza del lavoro svolto con le persone seguite. «Il nostro obiettivo è continuare ad avere la nomea con cui il ristorante si è fatto conoscere», tiene a precisare Liliana Tomaselli, responsabile del servizio della cooperativa, «questo è un luogo in cui ci si ritrova con serenità, pensato per valorizzare la cucina tradizionale bellunese. L’obiettivo, per quanto riguarda l’albergo, è di avviare i lavori di ristrutturazione per portare il numero di posti letto a quota 75, a fronte dei 40 odierni».
L’inaugurazione del ristorante è stata anche un’occasione per fare un bilancio del lavoro svolto dal Ceis sul territorio. —
Alessandro Chiesurin
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