Ricerche nella notte per due dispersi, uno è stato ritrovato

Si è conclusa felicemente alle 23 la ricerca di un uomo disperso in valle di Zoldo, continuano invece le ricerche per un turista che non è tornato in Valle di Gares
Una fase del soccorso notturno
Una fase del soccorso notturno

È stato ritrovato qualche minuto dopo le 23, sotto un salto di roccia di una decina di metri da dove era caduto, coperto di escoriazioni e botte, ma fortunatamente senza aver riportato alcun trauma, C.G., 74 anni, di Chioggia le cui ricerche erano iniziate giovedì  alle 19, dopo l'allarme lanciato dai familiari. L'escursionista era partito con figlio, nuora e nipoti da Pian de Levina, diretto con loro a Baita Darè Copada, dopo aver superato il Castelin. Arrivati a 20 minuti dalla Baita, l'uomo si era fermato dicendo al figlio di proseguire. Quando i famigliari erano però tornati indietro non lo avevano più trovato e, dopo essere scesi, averlo cercato e atteso invano avevano chiamato i soccorsi. Poiché la zona è al confine tra Forno di Zoldo e Cibiana di Cadore, sono partite per la ricerca le Stazioni del Soccorso alpino di Valle di Zoldo e Pieve di Cadore, assieme ai vigili del fuoco. Oltre una ventina di persone in tutto. Fatta base a Pian de Levina, i soccorritori sono risaliti e si sono ritrovati in cima al Copada con le squadre provenienti dal Cadore. Suddivisi in squadre hanno iniziato a perlustrare tutti i probabili sentieri  che si incrociano attorno a Baita Darè Copada per rientrare a valle. Due soccorritori, per non escludere nessuna possibilità, hanno quindi deciso di percorrere anche la Val del Mulat, benché non vi siano itinerari segnati. Un canale molto ripido e scosceso che finisce con un salto di circa dieci metri. È da lì sotto che l'escursionista ha risposto ai loro richiami. Felicissimo di vederli, con grande partecipazione e reattività malgrado le ore passate e la scivolata nel vuoto, l'anziano è stato imbragato non appena sono arrivati altri due soccorritori, per essere calato di una trentina di metri a riprendere il sentiero fino alla Casera del Fagarè, dove passata la tensione, ormai al sicuro, l'uomo è stato abbandonato dalle forze. Caricato in barella, è stato quindi trasportato per circa tre quarti d'ora e affidato, in località I Ciompi, all'ambulanza diretta all'ospedale di Belluno per gli accertamenti del caso. Riguardo alla dinamica, nel pomeriggio, dopo essere rimasto un po' seduto, l'escursionista aveva deciso di rientrare da solo, ma, arrivato al punto dove bisogna girare per il Castelin, era sceso nella valle opposta, sul versante del Bosconero, cadendo 10 metri nel vuoto, per fortuna senza alcuna pesante conseguenza. L'intervento si è concluso alle 2, grazie all'ottima collaborazione e al lavoro di squadra.


Sono riprese alle 6 di questa mattina le ricerche di L.B., 55 anni, di Rosà (VI), l'escursionista partito ieri alle 8 da Capanna Cima Comelle per una camminata in Val di Gares, dall'Orrido delle Comelle, Banca delle Fede, Malga Stia e rientro. Un giro di 6 ore da dove non è rientrato. Dopo la chiamata della moglie preoccupata, nel tardo pomeriggio l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha inizialmente sorvolato l'itinerario descritto, per poi trasportare in quota 4 squadre che lo hanno percorso a piedi, per scendere verso le 22, purtroppo senza nessun nuovo indizio. Questa mattina stanno operando, per trasportare squadre e materiale, gli elicotteri della Guardia di finanza,  militare e del Suem di Pieve di Cadore. Sono presenti le Stazioni del Soccorso alpino di Val Biois, Agordo, Alleghe, Val Pettorina, Guardia di finanza, Corpo forestale dello Stato, vigili del fuoco.
 

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