Ricorsi al Tar: Giomi ha rinunciato alla sospensiva
CORTINA. La Giomi spa rinuncia all’istanza cautelare davanti al Tar per ottenere la sospensione delle delibere riguardanti la cessazione della sperimentazione gestionale dell’ospedale di Cortina. Questo, però, non significa che i ricorsi siano stati ritirati, anzi: il Tribunale amministrativo regionale è chiamato ad esprimersi nel merito delle delibere stesse. A prendere atto della rinuncia è stata la III Sezione del Tar con ordinanza n. 231/2017 di giovedì.
A darne notizia è la stessa Usl 1, che precisa come «la rinuncia all’istanza cautelare è motivata dal fatto che dalle 00.01 del 30 aprile scorso è cessata la sperimentazione gestionale». «No, la rinuncia è motivata dal fatto che col noto colpo di mano, di cui da giorni si parla, si è dato corso all’esproprio, di fatto, dell’ospedale, per cui si sono persi i motivi di urgenza», sbotta l’avvocato romano Bruno Biscotto della Giomi, che annuncia: «Oltre ai quattro ricorsi presentati negli anni da Giomi contro le altrettante delibere regionali e dell’Usl, ne arriveranno altre legate all’operazione Oras».
Il legale del socio privato sottolinea come «i motivi d’urgenza, d’altra parte, c’erano quando Giomi si preoccupava di tutelare i lavoratori e i pazienti. Ma, contrariamente alle parole del governatore Zaia, i pazienti sono stati presi di peso e trasferiti in altre strutture, anche quelli affetti da infezioni gravissime. E anche i lavoratori a oggi sono a casa. Se si vogliono fare proclami politici va bene, ma la situazione è un’altra».
Poi l’avvocato Biscotto ricorda: «Noi stavamo trattando con l’Usl, e la conclusione della trattativa sembrava vicina, per il trasferimento delle quote di Giomi all’azienda sanitaria, perché era la strada maestra da percorrere. Poi si sarebbe dovuto procedere al cambio di gestione: solo in questo modo l’ospedale sarebbe andato avanti in continuità. Ma si è scelto un percorso tortuoso, sulla cui legittimità decideranno le autorità competenti. Ora c’è un danno per la collettività, perché sono venuti a mancare l’avviamento, la continuità dei pazienti e del personale ».
Il legale evidenzia come la trattativa sul tavolo tecnico con l’Usl si sia conclusa con la locazione delle attrezzature, mentre quella relativa al valore del 49% delle quote dell’Istituto Codivilla è ancora in corso. «Noi abbiamo fatto la nostra proposta, l’Usl e la Regione ci hanno detto che in 15 giorni ci daranno una risposta o faranno la loro controproposta».
Il difensore di Giomi evidenzia anche un altro aspetto: «Quello che dispiace è l’assordante silenzio della popolazione cortinese di fronte a tutto questo. Ciò mi ha sconcertato da frequentatore da almeno 60 anni di Cortina».
Paola Dall’Anese
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