Ricorso al tribunale di Roma per riavere un milione di euro
BELLUNO. Le forze dell’ordine potranno utilizzare gli strumenti informatici e le potenzialità delle banche dati del Registro imprese della Camera di Commercio per contrastare le infiltrazioni malavitose nel tessuto imprenditoriale bellunese.
È l’obiettivo del protocollo di collaborazione che presto l’ente camerale andrà a siglare con la Prefettura di Belluno e Palazzo Piloni a rappresentanza di tutto il territorio bellunese.
«Si tratta di un’intesa innovativa», precisa il presidente camerale Mario Pozza, «che, se da un lato vuole tutelare la legalità anche in vista dei lavori previsti per i Mondiali 2021 di sci a Cortina, dall’altro mira a tutelare quelle imprese che comunque lavorano in modo onesto e corretto».
La Camera di commercio, inoltre, a quasi un anno dalla sua fusione (era il maggio 2016), si sta muovendo per recuperare nuove risorse a sostegno di progetti in ambiti nuovi concessi dal governo in base all’ultimo riordino camerale. «La nostra intenzione», precisa ancora il presidente, «è di recuperare 2,6 milioni di euro per poterli investire nelle nuove nostre competenze, quali la digitalizzazione del territorio, l’alternanza scuola-lavoro e il turismo».
Le risorse dovrebbero arrivare da due filoni: «Da un lato c’è la possibilità di recuperare il diritto camerale annuale delle imprese, come concesso dallo stesso Governo che ammonta a 1,6 milioni», spiega il segretario generale Romano Tiozzo, «dall’altro possiamo avere un milione di euro dal ricorso che abbiamo presentato al tribunale ordinario di Roma per l’incostituzionalità delle norme sul taglio del diritto di impresa. Un ricorso civile che dovrebbe portare, se va in porto, al recupero di una somma che ogni anno versiamo ai bilanci dello Stato. Con questi fondi potremo dare il via a iniziative che daranno un input importante per il territorio».
E parlando di turismo, il segretario Tiozzo ricorda come l’ente sia riuscito ad aggiudicarsi il progetto Futurist del valore di circa 400 mila euro a sostegno del turismo e dei territori più isolati tra le montagne.
La Camera di commercio sta anche attivandosi per organizzare gli stati generali dell’economia che dovranno essere celebrati quest’anno. «L’economia tiene», conferma Monica Sandi del centro statistico, «come si evince da quel +2,6% di crescita dell’export registrato nel 2016. Il balzo maggiore si è avuto esportando in Paesi nuovi come Israele, Polonia e Cile. Segno che gli imprenditori sia dell’occhialeria che del meccanico amano diversificare i loro mercati. Questo evidenzia un rafforzamento del ciclo produttivo utile per la ripartenza dell’economia».
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