Ricostruzione di carriera, al via i ricorsi
BELLUNO. Continua la campagna tra gli insegnanti e il personale tecnico amministrativo per rivendicare la ricostruzione di carriera e vedersi così riconosciuto uno stipendio adeguato all’effettiva anzianità di servizio.Un percorso a ostacoli che prevede un ricorso contro il Ministero dell’Istruzione, «ricorsi che ad oggi hanno dato ragione al lavoratore», precisa Walter Guastella, segretario della Flc Cgil.
La vertenza riguarda sia il personale docente che quello tecnico amministrativo ed educativo immesso in ruolo negli ultimi 5-10 anni, persone che abbiano superato il periodo di prova e che hanno un precariato di almeno 60 mesi. «Il Miur», sottolinea Guastella, «prevede che, nella ricostruzione di carriera, siano riconosciuti i primi 4 anni di lavoro preruolo e i 2/3 del restante periodo. In poche parole, se uno ha lavorato 10 anni, se ne vedrà riconosciuti soltanto 8».
Come si capisce il problema interessa centinaia di persone. Queste possono rivolgersi ai sindacati per inoltrare il ricorso al Tribunale del lavoro entro giugno per poi attendere la sentenza a fine anno. La domanda di ricostruzione di carriera va presentata in segreteria scolastica entro dicembre. Da qui sarà trasmessa alla Ragioneria dello Stato che entro tre mesi dovrebbe emanare il decreto che conferma la ricostruzione completa.
«È necessario che dalla data di immissione in ruolo», sottolinea ancora il sindacalista, «non siano ancora trascorsi 5-10 anni. Questo perché la rivendicazione economica è soggetta al termine di prescrizione quinquennale dal contratto indeterminato, mentre quella giuridica è soggetta a prescrizione decennale. Trascorsi questi termini non si potrà rivendicare più nulla».
Per riunire tutti coloro che rientrano in questa tipologia di soggetti, martedì alle 16.30, al Centro Giovanni XXIII (Sala Candeago) in piazza Piloni si svolgerà un incontro organizzato dalla Flc Cgil.
«Si tratta di un confronto preliminare per l’avvio della vertenza. Illustreremo i requisiti necessari per avviare il ricorso, le modalità di adesione, i costi e i tempi. Già lo scorso anno la Flc Cgil aveva patrocinato un analogo ricorso per un primo gruppo di ricorrenti a cui il tribunale aveva dato ragione. Per questi, visto che ancora non c’è stato il riconoscimento effettivo, chiederemo il riconoscimento del l diritto agli arretrati per le relative differenze stipendiali». (p.d.a.)
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