Riesame il 17 per gli ultimi due indagati della pizzeria

PIEVE DI CADORE. Piccin chiede i domiciliari. Zanettin la libertà. Gli ultimi due indagati per l’incendio con esplosione della pizzeria “Mordi e fuggi” di Pieve di Cadore hanno la data e l’orario...
PIEVE DI CADORE. Piccin chiede i domiciliari. Zanettin la libertà. Gli ultimi due indagati per l’incendio con esplosione della pizzeria “Mordi e fuggi” di Pieve di Cadore hanno la data e l’orario dell’udienza di fronte al tribunale del Riesame di Venezia: venerdì prossimo, alle 9.30. Alessandro Piccin, il gestore del locale di via XX Settembre, è detenuto nel carcere di Baldenich: la procura della Repubblica gli contesta le ipotesi di reato di danneggiamento fraudolento di beni assicurati, incendio doloso aggravato e calunnia aggravata. Il pubblico ministero Sartorello sostiene che in quella notte di aprile si sia fatto bruciare la bottega per riscuotere il premio dell’assicurazione, dopo che aveva appena fatto aumentare i massimali. In più di aver cercato di depistare le indagini, indirizzandole su un’altra persona. È difeso dall’avvocato Fioraso e vorrebbe tornare a casa, per curare gli interessi dell’idrotermica, l’altra sua attività.


Luigi Zanettin è accusato aver fatto da tramite tra Piccin e Fabio Laritonda, l’unico reo confesso, il 40enne pugliese che nell’interrogatorio successivo a quello di garanzia ha fatto i loro nomi e lunedì partirà per Brindisi, dove continuerà a scontare i domiciliari in famiglia, perché nell’appartamento in affitto di Domegge non può più rimanerci. La procura accusa Zanettin di danneggiamento fraudolento di beni assicurati e incendio doloso aggravato. Assistito dall’avvocato Montino, è a sua volta ristretto ai domiciliari e vorrebbe tornare a lavorare, a Longarone.


È già in libertà il pizzaiolo Pasquale Ferraro (avvocato De Castello), che deve però osservare l’obbligo di dimora a Brindisi e di firma dai carabinieri due volte al giorno. Mentre è ancora ai domiciliari il tassista Giuseppe Lauro (Munerin), che punta a sua volta alla libertà.
(g.s.)


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