Rifatte le analisi sulla West Nile: a Belluno cancellato il caso autoctono

Il giovane bellunese non soffriva della malattia trasmessa dalle zanzare. L’Ulss cauta: ma continuiamo la disinfestazione e la verifica sugli sciami

Pda

BELLUNO. Sono solo due i casi di febbre del Nilo in provincia di Belluno ad oggi accertati ed entrambi sono di importazione. Non si è trattato di West Nile, invece, per il ventenne bellunese che aveva manifestato cefalea e febbre nei giorni scorsi finendo all’ospedale di Feltre.

Quindi, viene scartata l’idea della presenza di un caso autoctono di questa malattia in provincia. Il centro di riferimento dell’Università di Padova, dove vengono mandati i campioni di sangue prelevati da pazienti con sospetti sintomi riconducibili a questo virus trasmesso dalle zanzare della specie Culex, ha comunicato ieri la notizia della negatività del ventenne al virus. «La revisione laboratoristica della positività per virus West Nile a carico del giovane bellunese, dimesso venerdì dall’ospedale di Feltre, non ha confermato la diagnosi di malattia West Nile».

«Questa revisione viene talora condotta a fronte di un non perfetto allineamento dei dati clinici e strumentali», spiegano dall’Ulss 1 Dolomiti precisando che, dopo questo esame, «la provincia di Belluno rimane per ora indenne da casi autoctoni di malattia West Nile». Restano confermati invece i due casi di importazione registrati in settimana vale a dire l’ottantenne veneziano e il settantenne padovano.

Il fatto che non ci siano casi di Febbre del Nilo a carico di bellunesi non fa scemare l’attenzione che l’azienda sanitaria sta mettendo per verificare la presenza di zanzare infette nel territorio e l’attività di disinfestazione. «Rimangono comunque valide tutte le raccomandazioni per evitare la proliferazione delle zanzare e per ridurre il rischio di puntura», dicono dall’Ulss.

Tra le precauzioni da adottare in casa per evitare il proliferare di questi fastidiosi insetti c’è quella di non abbandonare oggetti e contenitori di qualsiasi natura e dimensioni dove possa raccogliersi l’acqua piovana come barattoli, bidoni, bacinelle, annaffiatoi copertoni, e altri; svuotare giornalmente qualsiasi contenitore di uso comune con presenza di acqua e, ove possibile, capovolgerli; coprire ermeticamente (anche attraverso reti a maglie strette) i contenitori d’acqua inamovibili (bidoni, cisterne). Per evitare le punture di zanzare è bene indossare all’aperto indumenti di colore chiaro, leggeri, il più possibile coprenti (maniche lunghe e pantaloni lunghi); utilizzare repellenti da applicare direttamente sulla pelle, applicare a porte e finestre zanzariere a maglie strette. Da domani inoltre anche il comune di Belluno provvederà alla distribuzione dei kit antilarvali alla popolazione.

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