Rifiuta l’esame dell’etilometro: padovano a processo

CORTINA. Rifiuta l’etilometro. E aggiunge che «ci avrebbe pensato il generale Rizzo». Non si sa chi sia questo ufficiale e a quale corpo appartenga, ma è certo che il padovano F.F. è a processo per...

CORTINA. Rifiuta l’etilometro. E aggiunge che «ci avrebbe pensato il generale Rizzo». Non si sa chi sia questo ufficiale e a quale corpo appartenga, ma è certo che il padovano F.F. è a processo per rifiuto di test etilometrico, per non essersi sottoposto all’esame, in una sera d’inverno, a Cortina. Era stato fermato dai carabinieri, a bordo della sua Range Rover; e i militari di servizio avevano capito dal suo alito che aveva assunto degli alcolici. Inevitabile l’utilizzo del precursore e conseguente l’accensione della lucetta rossa, secondo il racconto del carabiniere ascoltato ieri mattina dal giudice Coniglio e dal pubblico ministero Sandra Rossi. Sceso alla macchina, l’uomo barcollava, al di là del ghiaccio che poteva esserci sull’asfalto; ma non c’ stato verso di misuragli il tasso alcolemico con l’etilometro.

I difensori De Masi Taddei Vasoli di Milano e Pessi di Padova hanno provato a far dichiarare nulli il verbale di accertamento e tutti gli altri, perché sarebbero stati redatti in un secondo tempo, in caserma; e solo dopo la prova l’imputato sarebbe stato avvisato della possibilità di avvalersi di un legale di fiducia. Ma Coniglio ha respinto l’eccezione, naturalmente dopo averne parlato con il pubblico ministero Sandra Rossi.

Quella sera la macchina era stata data in custodia alla compagna dell’uomo, K.R.; ma c’era anche un’altra persona a bordo. Proprio K.R. dovrà essere per forza sentita, in maniera da chiarire ulteriormente la vicenda. E il giudice ha già fissato l’udienza per il 2 marzo, alle 13. Nel frattempo, il carabiniere non è stato in grado di chiarire chi mai fosse questo generale Rizzo invocato dall’imputato, ma in fondo non è importante. (g.s.)

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