Rifiuti abbandonati due volte illegalmente: in tre a processo
BORGO VALBELLUNA. Rifiuti speciali abbandonati. La violazione delle norme in materia ambientale previste dal decreto legislativo numero 152 del 2006 è costata un processo penale a Pietro Tres, Massimiliano Burlon e Christian Cavallet.
Nell’udienza di ieri mattina, uno dei testimoni, rappresentante del Gruppo Natura e autore della segnalazione, ha spiegato di essere stato minacciato da Tres, ma ha deciso di non procedere: «Mi ha detto che me l’avrebbe fatta pagare, ma ho due figli e non sono andato avanti».
Il giudice Coniglio gli ha fatto capire che avrebbe anche potuto presentare una querela per minaccia, prima di procedere oltre.
Detto che i tre imputati sono difesi dall’avvocato De Bona, la Procura della Repubblica li accusa in concorso: Tres in qualità di proprietario di uno stabile nel comune di Sedico, dove all’inizio erano stati accatastati rifiuti non pericolosi da Burlon, dopo lavori edili in un vicino fabbricato: mobilio, lavandini, contenitori in plastica, un casco da motociclista, ferraglia arrugginita e materiale inerte da cantiere. C’è stata una sanzione amministrativa con l’obbligo di smaltirli in maniera corretta entro dieci giorni, cosa che non sarebbe avvenuta.
A bordo di un mezzo di proprietà di Cavallet, tutti i rifiuti sono stati semplicemente spostati dietro l’ex stabilimento San Marco di Lentiai. Dove, in ogni caso, non potevano rimanere. Al di là delle indagini necessarie, coordinate dalla Procura, risulta che siano stati gli stessi imputati a incolparsi reciprocamente. Il già ricordato testimone ha spiegato di aver chiesto a Tres di spostare tutto il materiale, diversamente avrebbe fatto una segnalazione a chi di competenza. Aveva visto il trattore di colore azzurro e l’unica azienda agricola in possesso di un mezzo così è quella di Cavallet. Ma quel giorno non ha visto chi c’era alla guida.
Il processo finirà il 6 febbraio dell’anno prossimo. La discussione è fissata per le 15.30 e seguirà la sentenza di primo grado. —
G.S.
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