Rifiuti, minoranza fuori dall’aula

Trichiana. Consiglio comunale rovente sulla raccolta affidata a Bellunum. Costi e Tari sconosciuti

TRICHIANA. Il Comune si affida a Bellunum per la raccolta dei rifiuti. Ma solo la maggioranza ha votato l'atto di indirizzo politico-amministrativo portato in consiglio comunale lunedì sera: dopo due ore di accesa discussione, la minoranza ha abbandonato l'aula per protesta.

Il documento allegato alla delibera, predisposto da Bellunum, rappresenta un progetto di massima, sul quale l'amministrazione sta lavorando insieme alla società per limare alcuni costi e evitare aumenti eccessivi sulla tariffa (che comunque un po' crescerà). È stato detto subito, in apertura di discussione, che quel documento era nei fatti superato, e la minoranza ha sgranato gli occhi: «Su cosa discutiamo allora?», è sbottato Cavallet. Il dibattito è degenerato al punto che l'opposizione ha abbandonato i banchi, assistendo al voto dalla porta della sala.

Il servizio: arrivano le calotte. Dopo l'introduzione del sindaco, che ha ricordato il percorso fatto per arrivare alla scelta di Bellunum, è toccato all'assessore D'Alpaos spiegare come si svilupperà il servizio di raccolta a partire dal 1° maggio. Tutti i rifiuti saranno raccolti con cassonetti stradali, perché si è scelto di non fare il porta a porta. Carta, vetro, plastica e lattine andranno depositati nelle campane, come avviene oggi, l'umido negli appositi bidoni che saranno messi nelle piazzole e il secco nei cassonetti che però avranno una calotta apribile con un'apposita chiavetta. Sarà distribuita nel punto informazioni che sarà allestito ai magazzini comunali. Bellunum garantirà anche il cam, centro ambiente mobile (per smaltire i rifiuti ingombranti senza andare all'ecocentro), gestirà lo spazzamento stradale e l'ecocentro, che andrà adeguato perché non è a norma. Nel periodo che ci vorrà per fare gli adeguamenti, il sindaco firmerà un'ordinanza apposita per consentire a Bellunum la gestione. L'obiettivo del nuovo sistema è arrivare all'85% di raccolta differenziata entro la fine dell'anno e garantire maggiore igiene nelle piazzole. Il servizio sarà affidato a Bellunum per 10 anni.

Tariffa: leggeri aumenti. Non si sa ancora quanto costerà la Tari: i costi saranno definiti nel progetto esecutivo che sarà oggetto del prossimo consiglio (Bellunum lo sta predisponendo). I cittadini pagheranno la Tari al Comune, che poi girerà il corrispettivo alla società. In questo modo Bellunum riuscirà a dividere i costi del servizio nei tre Comuni. Anche gli investimenti necessari a Limana e Trichiana saranno pagati dai territori: non ricadranno su Belluno. Giorgio Cavallet e Matteo Cesca, guardando ai numeri contenuti nel documento, hanno contestato gli aumenti del costo del servizio che nel 2015 era di 370 mila euro. «La tariffa non si discosterà molto da quella attuale», ha spiegato il sindaco. «Un po' aumenterà, anche perché dovremo fare alcuni investimenti, ma non molto».

La contestazione della minoranza. Costi non conosciuti (né del servizio né degli investimenti), mancato coinvolgimento dell'opposizione nella scelta, una partecipazione in Bellunum che non è ancora quantificata in percentuale (economicamente si sa che Trichiana entrerà con una quota di 20 mila euro), scetticismo su un metodo di raccolta «che in pratica resta come prima» (Matteo Cesca). Molti gli interrogativi sollevati dal gruppo di opposizione, che non ha rimarcato come «l'operazione stia mettendo in crisi l'Unione montana». Affermazione contrastata dal sindaco, che ha ribadito in modo accorato il suo impegno dall'estate 2014 per trovare un percorso condiviso sulla gestione dei rifiuti in Um. Alla fine Cavallet, Cesca, Tamara Rosset e il neo consigliere Alessia Cerentin hanno abbandonato il consiglio, lasciando alla maggioranza il voto sull'atto di indirizzo.

Alessia Forzin

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