Rifiuti, sorpresa nelle bollette stangati imprenditori e attività

Sedico. I titolari di alcune ditte si sono visti recapitare fatture di circa 100 euro più care del previsto «Chiederemo spiegazioni, avevano detto che per il primo semestre avremmo pagato come nel 2015»
Di Alessia Forzin

SEDICO. Arrivano le prime bollette dei rifiuti e, con esse, le sorprese. Le utenze non domestiche che hanno ricevuto la fattura della Tari per il pagamento dei primi sei mesi dell’anno hanno trovato un conto più salato dello scorso anno. Circa 100 euro in più. «Meno male che ci avevano detto che avremmo pagato la stessa cifra del 2015, per questi primi sei mesi», attaccano i titolari di alcune attività, intenzionati a chiedere chiarimenti a Valpe.

Quando il nuovo sistema venne presentato, agli utenti – domestici e non – venne spiegato che la prima fattura (primo semestre) avrebbe avuto lo stesso importo dello scorso anno, per lo stesso periodo, perché Valpe ha assunto la gestione del servizio dal 1° aprile. Ma così non è. «D’accordo che trattandosi di una fattura viene caricata l’Iva al 10 per cento, ma comunque i conti non tornano», spiega il titolare della Macelleria Roldo. «L’anno scorso avevo pagato 612,90 per l’intero anno. Dividendo la cifra a metà viene un conto di 306,45 euro, che è quello che mi aspettavo di pagare. Anche mettendoci l’Iva si arriva a 336 euro. Invece mi trovo una quota fissa di 382,65 e un conto finale fatturato di 440,05». Oltre cento euro in più di quanto previsto.

Roldo sta valutando il da farsi e sicuramente andrà a chiedere spiegazioni a Valpe: «Ci avevano detto che avremmo pagato il 50 per cento del complessivo 2015, mi devono spiegare come mai la fattura presenta questi aumenti. Secondo me questo sistema ci farà pagare di più, l’ho sempre detto premettendo però che avrei aspettato l’arrivo delle fatture prima di parlare. I conti si faranno su un anno di fatturazione, ma di certo le aziende non possono sobbarcarsi costi così alti. Non in questi anni. Non ce l’ho con Valpe, né con il Comune, la scelta fatta va di sicuro incontro all’ambiente ma la ritengo sbagliata per i costi che comporterà».

Fattura salata anche per Tatiana Conte, che ha un’attività a Bribano. Gliene sono arrivate due, perché ha un negozio e un magazzino. Conto complessivo: 677,25 euro. L’anno scorso ha pagato 547 euro per ogni semestre. «Mi ero fatta dare le tariffe quando hanno presentato il sistema, e dai conti che avevo fatto avrei dovuto risparmiare circa 700 euro all’anno. Allora come mai questa fattura mi è arrivata così cara? Meno male che avremmo dovuto pagare come l’anno scorso!».

La Conte teme aumenti ancora più pesanti il prossimo anno: «Il servizio attuale non può avere gli stessi costi del precedente, servono più addetti per raccogliere i rifiuti porta a porta. Chissà cosa succederà nel 2017».

A Daniele Gusmerini, invece, la bolletta risulta più cara di circa 10 euro. «L’anno scorso ho pagato due rate da 97 euro, ho appena ricevuto un conto da 108,57», spiega. Un po’ di nervosismo nell’aria c’è.

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