Rifiutò per due volte la visita a una bimba Pediatra a processo
FELTRE. Il pediatra va a processo. Bruno Granati è stato rinviato a giudizio per omissione d'atti d'ufficio. Il 60enne medico specialista dell'ospedale Santa Maria del Prato di Feltre è stato ascoltato nell'udienza preliminare di ieri mattina, accompagnato dal suo avvocato Laura Fontana. Aveva chiesto di poter parlare ed è stato accontentato: quella di ieri era la prima data utile, anche per un problema all'impianto di registrazione dell’auletta al terzo piano del palazzo di giustizia di Belluno. Il dottore dovrebbe aver chiarito il motivo o i motivi per cui, alla fine dell'anno scorso, non aveva visitato per due volte una bambina senegalese di appena 17 mesi.
Ereditato il fascicolo dal procuratore Francesco Saverio Pavone, il pubblico ministero Simone Marcon ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio, dal giudice per le udienze preliminari Vincenzo Sgubbi. C’era anche il papà della bambina, che è rappresentato dall’avvocato Enrico Rech. La prima udienza è stata fissata per il 10 febbraio, di fronte al collegio formato dai giudici Antonella Coniglio, Elisabetta Scolozzi e Cristina Cittolin.
La prima visita negata è del 4 dicembre. La bimba stava male per davvero, eppure il padre, che è un tecnico sanitario e d’igiene si sarebbe sentito dire: «Non ha nulla e io non ho poteri magici». L’uomo tornò al pronto soccorso per una protesta, da dove una dottoressa l’aveva indirizzato al reparto di Pediatria. In un secondo momento, non gli rimase altro da fare che rientrare a casa, senza aver risolto niente.
Ma la sua piccola continuò a provare dolore e a lamentarsi, tanto che a distanza di due giorni fu costretto a riaccompagnarla all’ospedale. Prima in accettazione, poi nel reparto di Pediatria dallo stesso specialista, che si sarebbe rifiutato per la seconda volta di visitarla. Prima avvilito e poi esasperato, il genitore decise di telefonare al 112 e solo l’intervento dei carabinieri convinse il sanitario a sottoporre la piccola paziente a una radiografia, utile a capire il motivo delle sue lamentele o del suo pianto. Risultato: un braccio rotto. Frattura di radio e ulna, cioè le ossa che partono dal gomito e arrivano al polso. C’è tempo fino a febbraio anche per scegliere un rito alternativo.
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