Riforma della Costituzione sabato un incontro a Belluno
BELLUNO. La riforma della Costituzione spiegata da Massimo Rubechi. Il costituzionalista sarà sabato a Belluno per l’incontro organizzato dal Pd.
L’appuntamento, aperto a iscritti e simpatizzanti del partito, è per le 10.30 nella sala Luciani del Centro Giovanni XXIII e rientra nel ciclo di riunioni organizzate dalla segreteria regionale. «Approfondiremo i dettagli della riforma con Rubechi, il sottosegretario agli Affari regionali Gianclaudio Bressa e il deputato bellunese del Pd Roger De Menech», spiega la segretaria provinciale Pd, Erika Dal Farra. «Rubechi ci aiuterà a capire quanto profonda e quanto è giusta questa legge e, soprattutto, quali sono gli effetti benefici sul sistema politico e sulla nostra democrazia».
La riforma della Costituzione è in corso di approvazione al Parlamento. «Tra le cose più evidenti messe in atto da questa riforma», prosegue la Dal Farra, «c’è l’eliminazione del Senato. La fine del bicameralismo perfetto produrrà risparmi calcolati in circa un miliardo di euro l’anno, compreso il taglio totale dell’indennità ai senatori (circa 42 milioni) e i due terzi dei rimborsi (circa 37 milioni). Ma soprattutto allinea l’Italia con tutte le democrazie moderne. Nessun paese al mondo ha infatti un Parlamento come il nostro, nel quale due diverse assemblee elette direttamente svolgono esattamente gli stessi compiti. Un doppione causa di lentezze, inefficienze, costi e instabilità. Già nel 1948 le stesse forze politiche che avevano votato la Costituzione si dichiaravano insoddisfatte del tipo di Parlamento su cui avevano raggiunto un accordo. Eppure, nemmeno la necessità di riformare il sistema, condivisa da oltre 30 anni dalla maggioranza delle forze politiche italiane, è stata sufficiente per mettere mano a una riforma organica. C’è voluta la spinta della crisi economica, sommata all’ennesima crisi istituzionale perché ci fosse una svolta. Ora siamo al passaggio cruciale: in autunno ci sarà il referendum confermativo e noi, come Pd, ci stiamo preparando non si torni indietro». (m.r.)
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