Rifugi e alberghi, ci sono i fondi per ammodernare le strutture
Altri 9 milioni e mezzo per riqualificare gli alberghi di montagna. Sei subito e tre milioni e mezzo entro l’estate per il Comelico e l’Altopiano di Asiago, considerati “aree interne”. Ma non solo. In evidenza anche i rifugi alpini che, in percentuale ancora maggiore degli altri esercizi, hanno registrato negli ultimi anni uno straordinario incremento dell’ospitalità. Anche i rifugi infatti, come i campeggi e ogni altra struttura ricettiva potranno concorrere al bando regionale che sarà presentato il 25 luglio alla Fiera di Longarone.
Nel corso degli ultimi dieci anni è infatti aumentata l’offerta ricettiva dei rifugi alpini: nel 2008 erano 131, nel 2017 hanno raggiunto il numero di 164 (+25,2%) e i posti letto da 3.267 posti letto sono passati a 3.818 (+16,9%). Ed è cresciuto anche il movimento turistico verso queste strutture: complessivamente, nel 2017, sono state registrate 115 mila presenze e oltre 86 mila arrivi, con una permanenza media di 1,3 notti. Gli ospiti sono equamente ripartiti tra italiani (51,2%) e stranieri (48,8%), con i tedeschi al primo posto.
Il più soddisfatto? Naturalmente lui, Federico Caner, l’assessore regionale al turismo che ieri a Venezia ha presentato il nuovo bando del Por Fesr per investimenti innovativi alle piccole e medie imprese di montagna.
Saranno ammessi al finanziamento gli interventi che favoriscono la differenziazione dell’offerta e dei prodotti turistici, che consentono la rigenerazione e il riposizionamento dell’impresa – ha spiegato Caner: ristrutturazioni, rinnovo impianti e strumenti tecnologici, innovazione digitale, qualificazione dei requisiti di servizio e di dotazioni, interventi di riduzione dell’impatto ambientale e in ottica di turismo sostenibile, realizzazione di aree benessere, piscine, sala congressi, wellness, ecc.
Il bando resterà aperto dal 31 luglio al 30 novembre prossimo. «Apprezziamo il fatto che l’assessore Caner abbia accolto le nostre sollecitazioni – sostiene il presidente regionale di Federalberghi e di Confturismo, Marco Michielli – dando una risposta concreta alle istanze di intervento innovativo che la montagna veneta esprime e che le nostre associazioni hanno a più riprese sollecitato».
«Si tratta di un’autentica boccata di ossigeno – aggiunge - che unita alle risorse per le aree interne inciderà sui progetti di riqualificazione innovativa delle strutture ricettive montane, con finanziamenti di rilievo che contribuiranno certamente all’ulteriore sviluppo della montagna veneta».
Non meno riconoscente l’Associazione dei Gestori Rifugi Alpini del Veneto: «Oltre ad essere custodi e gestori di queste preziose strutture – ha detto Mario Fiorentini, presidente di Agrav – attraverso l’associazione puntiamo a diventare interlocutori vitali e organizzati nella predisposizione del prodotto turistico montano. Un’aggregazione che svolge un ruolo di rappresentanza, di relazione con il territorio, con gli Enti e Istituzioni, ma che avrà anche compiti formativi, di promozione e di tutela di chi gestisce i rifugi». —
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