Rifugio Auronzo, l’apertura invernale funziona

Esperimento riuscito, ma per andare a pieno regime serve altro tempo
MISURINA. Esperimento riuscito: il rifugio Auronzo alle Tre Cime ha superato a pieni voti l’esame invernale e, dopo aver archiviato con il pienone le festività natalizie, si appresta ad approntare una strategia di consolidamento che strizza l’occhio al 2019.


Il rifugio Auronzo ha abbassato temporaneamente le serrande domenica dopo aver inaugurato prima di Natale l’apertura straordinaria invernale, cosa mai avvenuta in passato. Per tutto gennaio la struttura sarà aperta solo nei weekend, ma a febbraio riaprirà tutti i giorni dalle 10 alle 16.


«La considerazione che sorge spontanea è quella, forse, di aver perso tanto tempo prezioso. L’apertura invernale del rifugio Auronzo si sarebbe dovuta e potuta effettuare già vent’anni fa», esordisce Stefano Muzzi, presidente della sezione Cai di Auronzo, proprietaria della struttura, «è chiaro che sono stati creati alcuni importanti presupposti per riuscire ad aprire in questo periodo dell’anno. La realizzazione delle due vasche in grado di contenere acqua potabile la considero un’opera determinante ed al tempo stesso strategica».


Ogni giorno, per l’intero periodo delle festività natalizie, un gran numero di persone ha raggiunto il rifugio Auronzo partendo dal lago Antorno, specie in motoslitta anche se in tanti hanno scelto di “scalare” i sette chilometri di strada con sci da alpinismo o ciaspe.


« Abbiamo avuto tantissimi stranieri, tra i quali giapponesi ed americani, e molti altri turisti provenivano da Paesi europei lontani; segno che le Tre Cime rappresentano un richiamo turistico d’eccezione», prosegue Muzzi, «mi piace sottolineare però la presenza di tantissimi residenti che, grazie all’apertura del rifugio, hanno colto l’occasione per scoprire le Tre Cime d’inverno per la prima volta nella loro vita».


Superato lo scoglio dell’esordio, per il Cai Auronzo è già tempo di guardare avanti per consolidare l’offerta.


«Il rifugio, per una serie di ragioni, in questo momento lavora a scarto ridotto. Per evitare aspettative particolari abbiamo volutamente evitato qualsiasi tipo di campagna pubblicitaria. La faremo solo quando avremo la certezza che il rifugio potrà offrire un servizio a pieno regime. Questo potrebbe avvenire nel prossimo inverno quando contiamo, una volta portati a termine una ulteriore serie di piccoli interventi strutturali, di aprire la cucina».


Muzzi svela il “segreto” del successo immediato riscontrato dal rifugio Auronzo in versione invernale: “La carta vincente è sicuramente la gestione diretta curata dal Cai che nella montagna vede tanta passione e non esclusivamente motivi di lucro. Il nostro obiettivo è solo quello di pareggiare le spese offrendo al turista un buon servizio. Non abbiamo l’ansia di dover fatturare, per questo lavoriamo col sorriso in un clima molto sereno».


Gianluca De Rosa


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