Rigopiano, gli angeli della neve si danno il cambio
BELLUNO. Giorno di avvicendamento per i volontari bellunesi che stanno operando nelle zone del centro Italia colpite dal sisma e dall’emergenza neve. Uno sforzo corale che vede protagonisti i Vigili del fuoco, il Soccorso alpino, l’Associazione nazionale alpini e i volontari coordinati dalla Protezione civile regionale.
Da Belluno sono partiti ieri 25 volontari del Soccorso alpino che daranno il cambio ai 29 tecnici veneti. Tutti gli uomini del Soccorso alpino e speleologico Veneto sono stati destinati a Farindola, sul luogo della valanga che ha investito l’hotel Rigopiano. Ieri i soccorritori hanno provato ad entrare nella struttura sommersa dell’albergo da valle, tentando, una volta arrivati al tetto, di trovare degli accessi per scendere nelle stanze inferiori, come il passaggio da un camino risultato però bloccato. Alcune squadre hanno invece effettuato sondaggi ripetuti lungo la strada di accesso all’hotel ingombra di neve.
Oltre al Soccorso alpino stanno operando in centro Italia 8 volontari dell’Associazione nazionale Alpini, 5 dell’associazione Antelao, altrettanti della Protezione civile di Auronzo. I tre volontari di Voltago Agordino destinati a Fiastra hanno fatto ritorno ieri. Il Bellunese non ha inviato solo uomini ma anche mezzi. Frese stradali sono state inviate da Voltago, Livinallongo, Rocca Pietore e Val di Zoldo. Altri Comuni, come ad esempio Falcade, hanno dato la loro disponibilità ma al momento i mezzi non sono necessari.
«I volontari inviati dalla Regione operano prevalentemente nelle Marche per sgomberare la neve» spiega Luca Soppelsa, dirigente della Protezione Civile regionale, «il rischio valanghe è abbastanza alto ma noi operiamo prevalentemente nei centri abitati, dove la situazione è sotto controllo, e con la coordinazione di esperti».
«Tecnicamente non ci sono differenze rispetto al rischio valanghe che si corre qui» spiega il delegato Cnsas Alex Barattin, «ma quello che cambia è come evolve il manto nevoso, dato che siamo tra due mari. Non bisogna lasciare nulla al caso».
Anche per i Vigili del fuoco ieri è stata giornata di spostamenti. Alcuni dei professionisti presenti a Farindola sono tornati a Belluno, da dove sono partite nuove squadre: 13 i pompieri diretti in centro Italia appartenenti ai puntellatori, al gruppo operativo speciale ruspisti o insieme al gatto delle nevi che opera a Farindola. (v.v.)
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi