Rimane in carcere il cuoco accusato di tentato omicidio

il giudice per le indagini preliminari Elisabetta Scolozzi ha sciolto la riserva sulla misura cautelare
gian paolo perona- perona- belluno- carcere
gian paolo perona- perona- belluno- carcere

ALLEGHE. Il cuoco resta in carcere. Alex Pallua non si muove da Baldenich: il giudice per le indagini preliminari Elisabetta Scolozzi ha sciolto la riserva sulla misura cautelare, due giorni dopo la convalida dell’arresto e l’interrogatorio di garanzia del 29enne di Selva di Cadore, indagato per tentato omicidio della fidanzata, minaccia aggravata, violenza privata, violazione di domicilio e porto abusivo di arma od oggetto atto a offendere.

Il Tribunale ha accolto la richiesta del pubblico ministero Paolo Sartorello, che aveva chiesto la conferma della misura cautelare, mentre il difensore Gherda Forlin aveva chiesto principalmente la scarcerazione, solo in subordine il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla donna e, malissimo che andasse, gli arresti domiciliari. Nella decisione, ha prevalso il pericolo della ripetizione del reato. All’inizio della settimana, Forlin presenterà un ricorso al tribunale del Riesame, per ritentare la strada della scarcerazione.

A parte il fatto che Pallua continua a contestare l’ipotesi di reato di tentato omicidio per le mani strette attorno al collo della morosa, che hanno descritto i carabinieri della stazione di Caprile, secondo il difensore di fiducia il pericolo che ci riprovi è del tutto infondato: sabato notte l’indagato ha perso la testa e fatto delle cose di cui si sarebbe già pentito.

Secondo la ricostruzione dei militari, al momento dei fatti i due erano ancora fidanzati, anche se la relazione stava vivendo un momento di crisi. Spinto dalla gelosia, perché pensava che lei avesse un’altra storia parallela, sabato Pallua è andato a Caprile, per cercare una conferma alle sue convinzioni. Secondo i locali carabinieri, aveva anche bevuto. Ha parcheggiato l’auto in piazza Dogliani ed è andato nello stabile che ospita gli alloggi dei dipendenti dell’hotel Posta. Ha impugnato un coltello, minacciando chiunque gli si parasse di fronte e non gli dicesse dov’era la donna. Quest’ultima ha cercato inizialmente di nascondersi, poi di scappare lungo le scale, ma è stata raggiunta nella piazza ed è qui che le mani di Pallua si sarebbero strette intorno al suo collo. Per dividerli, c’è voluto l’intervento del portiere di notte e di alcuni colleghi, nel frattempo erano arrivati anche i carabinieri, che hanno provveduto all’arresto.

Gigi Sosso
 

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