Rimosso l’amianto dai magazzini comunali di Cesio
CESIOMAGGIORE. Bonificato, rifatto e finito con la benedizione dell'Anci. Il tetto dei magazzini comunali di Pradenich era per metà isolato da lastre di eternit. Che sono state rimosse poco tempo fa e ora il manto di copertura non presenta più rischi. L'intervento di rimozione della copertura di amianto, a cura di una ditta specializzata, è stato effettuato due mesi fa. Ma già un anno fa, in previsione di un'opera non più procrastinabile, il Comune di Cesio aveva fatto domanda all'Anci di poter intercedere con la Regione per un contributo. La spesa per rimozione e successivo rifacimento del manto di copertura dell'edificio è stata di 25 mila euro.
L'Anci è riuscita a mediare per tredicimila euro di contributo sovracomunale alleggerendo la compartecipazione finanziaria dell'ente che aveva anticipato la somma. Nel preventivo, oltre alla rimozione che ha costituito il grosso dell'intervento, ci sono stati dentro anche i lavori di carpenteria e lattoneria per completare il tetto del magazzino in maniera ordinata e funzionale. La presa d'atto del contributo per il rifacimento del manto di copertura per intercessione dell'Anci, è stata affissa sull'albo pretorio del Comune all'indomani della presa di posizione del sindaco Michele Balen proprio nei confronti dell'Anci. Che, a detta del primo cittadino di Cesio come di altri colleghi del feltrino, «non tutelerebbe i piccoli Comuni nella difesa delle rispettive municipalità, assecondando un disegno che comporta l'unificazione o la fusione fra loro, degli enti meno consistenti dal punto di vista numerico».
E anche Balen, come già alcuni predecessori del territorio montano, accarezza l'ipotesi di smarcarsi dall'Anci, revocando la quota di adesione annuale (quasi ottocento euro all'anno). Il ragionamento del sindaco Balen era comunque di respiro più ampio, teso alla tutela dei Comuni e dei cittadini amministrati contro prospettive fondate sui criteri economicistici che tolgono peso di contratto alle municipalità e alimentano una dispersività dei servizi essenziali a favore delle persone più deboli. E analogo ragionamento è stato fatto dal sindaco anche per quanto riguarda il futuro delle Usl e dell'ospedale di Feltre.
Laura Milano
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