Riorganizzate le visite guidate sui luoghi del Vajont

LONGARONE. Durante l'ultima riunione dell'amministrazione comunale con le associazioni locali è stato presentato il nuovo corso e la riorganizzazione per le visite guidate sui luoghi del Vajont. Il responsabile sarà il consigliere comunale Giovanni Danielis: «È dal 2009 – dice Danielis - che non c'è una vera formazione per le guide, che noi chiamiamo informatori della memoria».
Al tempo ci fu una buona partecipazione che però non si tradusse in un vero aumento delle guide una volta finito il corso. «Per questo adesso abbiamo cambiato impostazione: ci saranno tre incontri teorici essenziali a partire da aprile con a seguire delle esperienze in loco. L'obiettivo resta quello di coinvolgere i giovani affinché possano riappropriarsi della storia del Vajont e diventarne i testimoni del futuro. Il corso sarà a carico della Fondazione Vajont e sarà aperto a chiunque lo desideri, coinvolgendo le varie Pro Loco del longaronese alla Valcellina che potranno così rafforzare il numero del loro personale. È importante infatti superare alcuni campanilismi di vallata e trasmettere alcune linee guida sul turismo della memoria che siano condivise da tutti: non ci può essere un Vajont di Longarone e uno di Erto. Infine penso che sia giusto dare un gettone di presenza alle varie guide, specie per i ragazzi, perché questo può essere un lavoro alternativo».
A questo proposito il sindaco Roberto Padrin è voluto ritornare sulla questione costi delle visite sui luoghi del Vajont: «Qua non si va a speculare, tutti questi luoghi hanno dei costi di gestione come pulizia, manutenzione e spese dei locali dei musei. Dobbiamo sottostare alla convenzione del 2007 con il Parco delle Dolomiti Friulane che fissa il tariffario per l'ingresso al coronamento della diga in 5 euro divisi con 50 centesimi alla Fondazione Vajont, 2,5 euro al Parco e 2 euro alle Pro Loco che vanno il servizio guide (o al Parco stesso se lo fa in prima persona). Resta il problema delle scolaresche che fanno le visite guidate, pagando sempre 8 euro a persona, e lì stiamo valutando delle tariffe più flessibili anche se senza entrate nel giro di pochi mesi dovremmo chiudere tutto».
I rappresentanti dei superstiti avrebbero voluto azioni più incisive: «Per noi le scolaresche – dice Renato Migotti dell'Associazione Superstiti - dovrebbero fare la visita gratis, è stato proposto un mini sconto di 50 centesimi a scolaro che mi pare irrisorio. Una proposta è quella di reperire risorse in altri modi per permettere a tutti i ragazzi l'accesso a costo zero o quasi».
«Almeno mettere una tariffa simbolica tipo 1 euro a testa», concorda Micaela Coletti del Comitato Sopravvissuti».
Enrico De Col
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