Ripartono a pieno ritmo gli interventi post Vaia in Comelico
COMELICO
Sono mesi di lavori imponenti per il Comelico, dove in questi giorni sono ripartiti gli interventi di ripristino e messa in sicurezza del territorio ferito da Vaia. Tre, in particolare, i cantieri segnalati dall’assessore regionale alla Protezione civile e all’ambiente, Gianpaolo Bottacin.
Santo Stefano
Il primo intervento riguarda il ripristino e adeguamento di alcune opere di regimazione dissestate in località Tamber. Qui è in via di conclusione la costruzione di opere di raccolta e smaltimento delle acque superficiali che scendono dai versanti e il convogliamento nel Piave con una condotta sotterranea. I lavori comprendono una vasca di raccolta delle acque con funzioni di sedimentazione dei solidi trasportati e una condotta in calcestruzzo tra il centro abitato e l’attraversamento della statale per Sappada. «Si tratta di uno dei tanti cantieri post_Vaia, del valore di 300mila euro, che stiamo curando direttamente con i nostri Servizi Forestali regionali», spiega Bottacin. «Con questo intervento fra l’altro diamo soluzione a un problema che, da sempre, ha afflitto le abitazioni sotto il versante, periodicamente colpite da disagi legati alla circolazione delle acque superficiali dei terreni argillosi tipici del Comelico».
San Pietro
Il secondo cantiere riguarda la frazione di Costalta, dove si è provveduto a ripristinare un canale in pietrame e malta che regima il rio Modena. Il canale costruito nei primi anni Ottanta dalle strutture Forestali regionali presentava segni di rottura pericolosi. «La nostra Unità Organizzativa Forestale ha progettato la ricostruzione delle porzioni in pietrame e malta che si sono deteriorate al fine di ripristinare il fondo e le sponde mediante l’allestimento di una rete elettrosaldata, nuovo pietrame e malta cementizia confezionata in loco. Si sta procedendo alla rinzaffatura di porzioni di canale deteriorate, al taglio della vegetazione infestante e alla pulizia dell’intero canale». Il valore di questo intervento è di 90mila euro e vi collabora anche Veneto Agricoltura.
Lorenzago
In località Parco dei Sogni, impiegando tecniche di ingegneria naturalistica, si stanno realizzando alcuni interventi di difesa idraulica e in particolare cinque opere miste in legname e pietrame al fine di consolidare il sentiero dei Papi Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. A seguito di Vaia, il rio Val de Pena e alcuni affluenti erano esondati causando diversi danni al percorso.
«Con questo progetto, del valore di 50mila euro, andiamo a riconsolidare il percorso per il passaggio pedonale e dei mezzi forestali necessari alle cure colturali». Sempre a Lorenzago, in località Tamari e Fontana Rossa si è provveduto alla rimozione e all’accatastamento di 500 metri cubi di abete rosso schiantato, oltre alla sistemazione della pista di accesso.
Vigo
In località Fontanelle nel comune di Vigo si sta provvedendo in prossimità di un ciglio franoso posto a valle della strada provinciale per Casera Razzo al recupero degli schianti, all’alleggerimento del versante in frana e all’abbattimento e allestimento delle piante pericolanti e in evidente stato di malessere. «In considerazione del panorama selvicolturale creatosi a seguito di Vaia, trattasi di interventi fitosanitari necessari poiché oltre al danno ambientale e turistico, in questa stagione c’è il concreto rischio del proliferare degli insetti patogeni come il bostrico. Il costo è di 30mila euro.
Comelico Superiore
Altro cantiere importante è quello in cui l’Unità Organizzativa Forestale sta procedendo alla sistemazione idraulica del torrente Padola, in località Moiè. «Il progetto prevede, dopo la rimozione dei depositi detritici, la costruzione di una difesa spondale in massi ciclopici per una lunghezza di circa 360 metri e la ricostruzione della sponda», conclude Bottacin. «Nell’intervento, del valore di 400mila euro, sono compresi il consolidamento del tratto terminale del rio Madonna e la sua confluenza nel torrente Padola con la costruzione di ulteriori 51 metri di scogliera in massi su entrambe le sponde. I lavori dovrebbero terminare a metà giugno». —
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