Riscattati i terreni degli alloggi militari arrivano 100 mila €

Chiusa la vertenza con i ministeri sulle case di Sargnano I soldi finanzieranno l’impianto antincendio in casa di riposo 
BELLUNO. Grazie alla chiusura della vertenza sugli alloggi militari di Sargnano, il Comune finanzia il nuovo impianto antincendio in casa di riposo. L’accordo con i ministeri della Difesa e dell’Economia e finanze sulla questione del riscatto dei terreni sui quali vennero costruite le palazzine per gli alpini bellunesi, era stato trovato un anno fa. L’assessore al bilancio Lucia Olivotto era riuscita a trovare la quadra in una situazione complessa, che si trascinava da anni, e che rischiava di far perdere parecchie decine di migliaia di euro al Comune.


Cos’era successo? Tre anni fa i ministeri della Difesa e dell’Economia e Finanze avevano fatto causa civile al Comune per non pagare il riscatto dei terreni sui quali erano state realizzate, nel 1990, le palazzine per i militari. I Ministeri ritenevano quei terreni usucapiti, ovvero passati di proprietà visti i tanti anni trascorsi senza che nessuno ne rivendicasse la proprietà a sua volta.


I terreni erano del Comune. Si tratta di un’area di 7.700 metri quadrati a Sargnano, dietro il villaggio delle case popolari. Il Comune allora aveva concesso il diritto di superficie, in base a un accordo che prevedeva il riscatto, da parte del ministero della Difesa, dopo alcuni anni. Riscatto che non c’è mai stato.


L’amministrazione Prade aveva chiesto una cifra fra i 200 e i 300 mila euro al Ministero, che non è proprietario dei terreni sui quali ha costruito i venticinque alloggi. Il Ministero però si è appellato all’usucapione: si tratta di un dispositivo per diventare proprietari di un bene senza un contratto o un testamento. Prevede che il bene (il terreno, in questo caso) diventi di proprietà se per un certo periodo di tempo, dieci o vent’anni, ci si è comportati come se si fosse i veri proprietari di quel bene, alla luce del sole e davanti a tutta la collettività.


In pratica i due Ministeri per vent’anni hanno considerato di loro proprietà i terreni di Sargnano, il Comune non si è mai interessato alla questione e così da Roma si sono appellati all’usucapione. Ed è partita la causa nei confronti del Comune, che aveva chiesto il riscatto dei terreni. Palazzo Rosso ha tenuto duro, anche nei confronti dell’avvocatura dello Stato, e ha raggiunto un accordo per ottenere 100 mila euro. La giunta Massaro ne aveva chiesti 135 mila.


L’accordo era stato raggiunto un anno fa, ma per perfezionare la transazione ci sono voluti dodici mesi. «Grazie a questa transazione smettiamo di pagare spese legali per difenderci, e soprattutto incassiamo una cifra che ci permetterà di fare un intervento necessario», spiega il sindaco, Jacopo Massaro. «Rifaremo l’impianto antincendio nella casa di riposo. Va rinnovato, ci eravamo presi questo impegno e lo portiamo a termine. Già lo scorso anno avevamo dato mandato ai nostri uffici di predisporre il progetto, perché l’accordo con i Ministeri era stato trovato a mancava solo il trasferimento dei 100 mila euro». Soldi che arriveranno, conclude Massaro, fra la fine di questo mese e l’inizio del prossimo.


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