Rischio contenzioso milionario sulla Rsa di Sorriva
SOVRAMONTE. Un contenzioso fra la ditta che ha realizzato la Rsa per disabili a Sorriva e il Comune, rischia di provocare il collasso finanziario dell’ente pubblico. Oltre che ritardare ulteriormente l’avvio dell’unica struttura residenziale protetta del feltrino che accoglie disabili in condizioni gravi o gravissime. La ditta ha avanzato una richiesta di un milione di euro di risarcimento per il fermo cantiere, superiore ai trecento giorni, addebitato alla direzione dei lavori. L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Federico Dalla Torre ha commissionato un collaudo amministrativo per dimostrare l’estraneità della direzione dei lavori sul fermo cantiere prolungato e per trovare una soluzione bonaria.
«Le riserve avanzate dall’impresa che ha realizzato l’opera, pari a un milione di euro, creano un problema di allungamento dei tempi per l’accoglienza degli ospiti nella struttura tutta nuova e tutta a norma», spiega il sindaco Federico Dalla Torre. «In questo periodo stiamo provvedendo a inviare alla collaudatrice tutto il materiale che ci è stato richiesto per poter chiudere i rapporti con la ditta in maniera indolore, cioè trovando una transazione rispetto alla richiesta di risarcimento avanzata nella vertenza. È certo che una causa tribunalizia la vorremmo proprio evitare per non trascinare il Comune al dissesto finanziario».
Attualmente dunque la Rsa concepita come struttura per anziani in condizioni di autosufficienza, successivamente destinata a non autosufficienti, e infine riconvertita in residenza ad alto grado di protezione per persone disabili, gravi e gravissime, si trova dunque nella situazione di collaudo amministrativo per poter mettere una pietra tombale sulla vertenza. «Nel corso del 2017 abbiamo provveduto al collaudo tecnico e all’accatastamento terminando il tutto entro la scadenza di dicembre. Ma gli uffici regionali, prima di concedere le quote di rilievo sanitario, dalle dieci alle dodici, che di fatto darebbero avvio all’esercizio, hanno richiesto anche quest’ultima procedura».
Il concetto era stato ribadito anche dall’assessore Manuela Lanzarin, quest’estate, quando ha fatto visita all’ospedale di Lamon e alla casa di riposo dell’altopiano. Il sindaco Dalla Torre non aveva mancato l’occasione per ricordare che quella di Sovramonte è la prima e unica Rsa per disabili, cioè per persone costrette a letto e affette da malattie progressive e invalidanti. In questi ultimi mesi, l’amministrazione comunale sta provvedendo a un controllo costante degli impianti tramite il manutentore di Casa Charitas, centro servizi di Lamon coinvolto nella futura gestione della Rsa sovramontina. —
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