Rischio isolamento in Comelico: il caso nelle mani di Renzi

Alla festa di Santo Stefano De Menech assicura l’interessamento del capo del governo per la galleria di Coltrondo. Servono 55 milioni

SANTO STEFANO DI CADORE. Il dossier Comelico verrà recapitato direttamente al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che ha già assicurato di farsene carico. Glielo presenterà Roger De Menech, segretario regionale del Pd.

Che il problema della viabilità a rischio nell’ultima valle della regione debba diventare una priorità sia a Venezia che a Roma, lo ritiene anche Federico D’Incà, parlamentare bellunese del Movimento 5 Stelle. Sia De Menech che D’Incà hanno partecipato ieri pomeriggio alla festa in piazza Roma, a santo Stefano, per solidarizzare con la popolazione locale che dall’estate scorsa ha rischiato più volte l’isolamento. «Guardate negli occhi questi bambini che vi stanno davanti, non dimenticate il loro sguardo interrogativo quando avrete superato, di ritorno la strettoia di Bus de Val e, quindi, impegnatevi a garantire il loro futuro» ha detto ai due politici il sindaco Alessandra Buzzo, concedendo loro la parola in piazza.

Accanto ai due anche il direttore generale dell’Usl di Belluno, Faronato. Arrivato in anticipo sull’appuntamento, D’Incà ha voluto fare una ricognizione sulla frana, accompagnato dal sindaco. Precisi i suoi impegni sia per l’emergenza che per la prospettiva, quindi la messa in sicurezza della frana, per consentire il transito lungo la statale 52 Carnica, e la costruzione del traforo sotto Coltrondo.

Per l’opera definitiva, quella appunto della galleria, ci vogliono 55 milioni di euro, che non sono bruscolini e che, in questo momento, difficilmente si potrebbero recuperare. A sia D’Incà che De Menech sono fiduciosi. «Si tratta di stabilire che quella del Comelico è una priorità rispetto ad altre opere, sia in provincia che in regione – puntualizza il dirigente del Pd -. Se tutti, qui a Belluno, come a Venezia, quindi anche la Regione e l’Anas, condividono questo approccio, non sarà difficile ottenere dal Governo il necessario finanziamento».

De Menech ne ha già parlato con il sottosegretario Umberto Del Basso che nel ministero delle infrastrutture ha la delega per l’Anas, sia con Erasmo De Angelis, capo dipartimento per il dissesto idrogeologico. Entrambi hanno raccomandato a De Menech di predisporre un dossier sul quale ci sia l’assenso del territorio e della Regione, come appunto una priorità da privilegiare rispetto ad altre.

Il presidente Luca Zaia, nel corso della sua recente visita in Comelico, ha dato una sua precisa disponibilità in tal senso. Il percorso, dunque, dovrebbe essere agevolato. Nei giorni scorsi il senatore di Fi, Giovanni Piccoli, si era raccomandato la stessa unità d’intenti in occasione della visita della Commissione Ambiente di palazzo Madama, il primo dicembre. «Incrociamo le dita, dovremmo esserci» è l’auspicio del sindaco Buzzo. Perfettamente riuscita la festa, sotto un cielo azzurro, solcato da lunghe teorie di palloncini (ben 400). Caldarroste per tutti. Ma per il migliaio di presenti gli organizzatori hanno dovuto far ricorso anche alle scorte di castagne di tutti i fruttivendoli comelicesi. Prosecco, brulè, cioccolata calda, thè hanno contribuito a riscaldare gli animi, alla pari dei brani musicali lanciati da 4 dj. Circa 2 mila le magliette distribuite, con il ricavato devoluto all’acquisto di un’autoambulanza. Magliette con la scritta "Io ci sono. Forza Comelico". Centinaia i messaggi ricevuti dagli organizzatori da tutta Italia e dall’estero, da parte di comelicesi e loro amici che si rammaricavano per non essere presenti.

«Avremo modo di ritrovarci in altre, ormai prossime circostanze» ha dato appuntamento a tutti il sindaco Buzzo.

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