“Rischio Pollino” al Brent de l’Art, tavolo per la sicurezza in Prefettura
TRICHIANA. Il sindaco di Trichiana è preoccupato: «Prima che ci scappi il morto bisogna prendere provvedimenti molto seri». Fiorenza Da Canal parla di “rischio Pollino” in una delle zone di maggiore attrattività turistica delle Prealpi bellunesi, ai confini con il Trevigiano: il canyon dei Brent de l’Art. «I Brent sono una fotocopia perfetta di Pollino, teatro della tragedia di qualche giorno fa. Se arriva un acquazzone in quota, in dieci minuti l’acqua sale fino a 2 metri. Se una persona si trova lungo la forra è come se si mettesse un topo in bocca al gatto».
Al canyon del Brent de l’Art si accede partendo dall’abitato di Sant’Antonio Tortal, alla Grotta azzurra (altra splendida area naturale “scoperta” da pochi mesi) dall’area del Castello di Zumelle. Due gioielli della natura a cui si può arrivare abbastanza facilmente, in quanto vicini a strade e centri abitati. Ed è questa accessibilità a far pensare alle persone che per recarsi alla scoperta delle due bellezze della Sinistra Piave non servano abbigliamento e calzature da escursione. Ma è vero il contrario. Lo dimostra un fatto di cronaca: venerdì scorso il Soccorso Alpino è intervenuto ai Brent per recuperare un infortunato. «Un recupero non proprio agevole, vista la conformazione dei luoghi», spiega il sindaco Fiorenza Da Canal. «Facendo tutti gli scongiuri, non è escluso possa capitare anche qualcosa di peggio. È indispensabile correre ai ripari».
Il canyon dei Brent sta avendo dallo scorso anno una grandissima risonanza sui social network. Lo stesso è accaduto per la Grotta azzurra di Mel, specie da quando il governatore del Veneto Luca Zaia ha condiviso su Facebook le foto dell’incantevole luogo. «Questo di per sé non è un male», aggiunge la Da Canal, «ma il problema è che abbiamo perso il controllo della situazione. C’è un’invasione pazzesca di turisti, nei fine settimana e nei giorni di ferie». «Sono però diversi gli aspetti che mi fanno arrabbiare, e molto», continua, «chi non rispetta la proprietà altrui, parcheggiando in aree private; le persone che deturpano l’ambiente, lasciando rifiuti ed escrementi di cane. Ma a mandarmi su tutte le furie, soprattutto, è la mancanza di buon senso e responsabilità di coloro che si addentrano nei luoghi senza competenza, con le ciabatte da mare e privi di qualsiasi conoscenza del sito. Quanti sanno che la roccia dei Brent è particolare e friabile e molto scivolosa?».
Servono dunque provvedimenti. Proprio per parlare delle misure da adottare sindaco di Trichiana e Polizia locale saranno lunedì mattina a Belluno per una riunione in Prefettura. Presente anche il sindaco di Mel, Stefano Cesa, che sta vivendo le stesse apprensioni. «Siamo molto preoccupati», commenta, «c’è l’inconsapevolezza di molti turisti, che accedono all’area senza minimamente riflettere sui rischi. Ci troviamo in uno stato di impotenza, in quanto è molto complesso controllarne la fruizione. Se si verificano degli incidenti, anche i soccorsi non sono semplici. Bisogna fare tavoli di confronto e conferenze dei servizi». —
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