Risiko degli alberghi, passa di mano anche il Rosapetra

Cortina al centro di investimenti milionari sulla ricettività turistica.

Dal Cristallo al De Len le operazioni si concentrano sull’offerta di lusso

Gianluca de Rosa

CORTINA. L’ultimo movimento in ordine di tempo riguarda il Rosapetra Spa Resort, a metà dicembre passato nelle mani dello stesso gruppo che nel 2016 ha rilevato la proprietà della celebre palazzina Grassi di Venezia, cinque stelle lusso i cui interni, primo caso in Italia, sono stati disegnati dall’architetto francese Philippe Starck. L’assegnazione delle Olimpiadi del 2026 sta offrendo nuovo impulso all’economia della conca ampezzana. In modo particolare al settore della ricettività turistica sul quale si sono concentrate le attenzioni di imprenditori e investitori di mezzo mondo. Operazioni di compravendita a cui hanno fatto seguito progetto di riqualificazione di strutture esistenti, alcune delle quali storiche. Due invece, allo stato attuale, i progetti che prevedono la realizzazione di altrettanti nuovi alberghi: uno fa capo al gruppo Falkensteiner, commissionato dalla società Freccia nel Cielo; l’altro riguarda il ristorante El Camineto di Rumerlo che ha presentato un progetto di ampliamento (di tre volumi) che porterà alla fisiologica trasformazione in struttura ricettiva. Entrambi i progetti, stando alle indicazioni trapelate dagli uffici competenti, hanno tutte le carte in regola per essere approvati.

IL COLOSSO CRISTALLO

Non è passata inosservata l’operazione finanziaria che nel giugno scorso ha visto lo storico hotel Cristallo, cinque stelle per eccellenza di Cortina, passare nelle mani del fondo inglese Attestor con sede alle isole Cayman. Trenta milioni di euro verranno investiti dalla nuova proprietà sulla struttura, la cui gestione potrebbe passare presto sotto la bandiera orientale del colosso Mandarin. Per quanto riguarda la famiglia Gualandi, a capo del Cristallo per oltre vent’anni, nessuna uscita di scena: parte dei ricavi sono stati già reimmessi sul mercato ricettivo locale con l’acquisizione dell’hotel San Marco ed il rilancio dell’hotel Concordia, quest’ultimo di proprietà della Cooperativa di Cortina. Sia il San Marco che il Concordia sono alberghi chiusi da tempo.

POTERE RUSSO

Dal fondo inglese con sede alle Cayman al potere economico dell’imprenditore russo Andrey Alexandrovich Toporov, titolare della società Lajadira Srl proprietaria dell’omonimo hotel. L’investitore è a capo di due operazioni distinte culminate con l’acquisizione del Grand Hotel Savoia e del “fratello minore” Savoia Palace così come dell’hotel Ampezzo. La ricostruzione dell’hotel Ampezzo dalle ceneri della vecchia struttura abbattuta, ha subito un brusco stop con tanto di sequestro nella primavera scorsa. Stando alle indicazioni emerse, la proprietà è pronta a presentare un nuovo progetto dopo aver modificato la parte contestata dall’autorità giudiziaria. Se tutto dovesse andare a buon fine, i lavori di ricostruzione dell’hotel Ampezzo ripartirebbero già in primavera.

HOTEL EUROPA ai BENETTON

Nel giugno scorso la famiglia Benetton ha acquistato il 50% delle quote dell’hotel Europa dall’imprenditore Luca Cardazzi. Un’operazione del valore di poco superiore ai tre milioni di euro che ha portato all’acquisizione da parte dei Benetton del 100% della struttura ricettiva.

LA MASSERIA DEI VIP

L’ultimo albergo ad essere inaugurato a Cortina è stato il De Len, in via Cesare Battisti. Recuperato dal vecchio hotel Impero, è stato acquisito e rilanciato in versione quattro stelle superior dal gruppo Bulgari che ne ha affidato la gestione alla società pugliese Melpignano Srl proprietaria della masseria Borgo Egnazia, a Savelletri in provincia di Brindisi. Borgo Egnazia è una meta vip: Madonna ci ha festeggiato il compleanno, Chiara Ferragni è un’abituè e nel 2012 è stata sede delle nozze hollywoodiane tra Jessica Biel e Justin Timberlake.

FALKENSTEINER A CORTINA

L’annuncio solo pochi giorni fa da parte di Mario Vascellari, presidente di Freccia nel Cielo: «Costruiremo un albergo cinque stelle nel piazzale antistante la base di partenza della funivia». Tutto vero. Il progetto, già presentato da tempo, vede nel ruolo di capofila il colosso altoatesino Falkensteiner.

L’albergo verrebbe costruito nell’attuale parcheggio della funivia, alle spalle del palaghiaccio. Il progetto, stando alle indiscrezioni, rispecchia i criteri richiesti e dovrebbe essere approvato. Tempistiche di realizzazione: un paio d’anni con inizio dei lavori nell’autunno di quest’anno.

HOTEL PASSO TRE CROCI

Iter complesso a sfondo giudiziario quello che ha portato alla riapertura dell’hotel Passo Tre Croci, acquisito all’asta dopo il fallimento della vecchia proprietà dal gruppo B&B hotels che fa capo dal 2019 al gruppo Goldman Sacks Merchant Banking. La riapertura nel febbraio del 2021 dopo un anno di lavori. L’acquisizione risale invece al 2017.

RENZO ROSSO CHE FA?

È chiuso l’hotel Ancora, acquisito nel maggio del 2020 da Renzo Rosso, patron di Diesel e presidente del Vicenza calcio. Progetto di ristrutturazione (a carattere conservativo) già presentato ed approvato.

MOTEL AGIP

Altra struttura al centro di un potenziale rilancio è il vecchio motel Agip lungo l’Alemagna alle porte del centro abitato. La struttura è abbandonata da tempo, un pessimo biglietto da visita che ha indotto autorità ed imprenditoria a prenderne in considerazione la riqualificazione. Non se ne sa di più, se non che potrebbe ospitare fino a settanta camere.

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