Risolto il nodo dell'acqua «Vena d'oro»

E' stato ultimato un nuovo tratto di rete di distribuzione lunga circa 1100 metri
I lavori per gli allacciamenti alla Vena d’oro
I lavori per gli allacciamenti alla Vena d’oro
BELLUNO. Vena d'oro: si sta chiudendo in questi giorni l'ultimo capitolo di un'annosa vicenda che riguarda il servizio idrico nella frazione a cavallo tra i Comuni di Belluno e Ponte nelle Alpi. Nell'area è stato posato un nuovo tratto di rete acquedottistica di distribuzione lunga circa 1100 metri. Gsp sta ultimando proprio in queste settimane i lavori con gli allacci, in tutto una decina, alcuni nuovi e altri rifatti. «Si è trattato di un intervento complesso - spiega Franco Roccon, presidente di Gsp - viste le vicende legate alla qualità della vicina sorgente Vena d'oro e alle falde acquifere nel terreno». L'acqua salubre e controllata ora sarà portata con il nuovo acquedotto all'interno delle abitazioni nella zona da Ponte nelle Alpi. «Non sarebbe stato possibile risolvere questo problema se non ci fosse stato un gestore e una tariffa unica» ha proseguito Roccon. «Avere una gestione che abbia una visione sovracomunale in questo caso ha dimostrato di essere una soluzione senza dubbio vantaggiosa per la comunità». Lo sforzo per realizzare la nuova rete è stato ingente da parte di Gsp, ma anche il Comune di Belluno ha contribuito, visto che si sfiora un totale di 100 mila euro. «Siamo riusciti a fornire l'acqua ad alcuni concittadini che l'aspettavano da anni e avevo avuto modo di incontrare personalmente all'inizio del mandato», ha detto il sindaco di Belluno, Antonio Prade. «Sono soddisfatto che, grazie alla collaborazione con Gsp, siamo riusciti a garantire l'accesso all'acqua potabile a chi non l'aveva». I lavori sono durati diversi mesi: dalla fine dello scorso anno ad oggi. «In provincia abbiamo territori fragili e spesso per ottenere dei risultati validi in ambito idrico è necessario investire, come in questo caso, anche alcune migliaia di euro per un numero di utenze limitato, ma con un servizio pubblico è possibile garantire a tutti i cittadini parità di diritti» ha concluso Roccon.

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