Rissa al discopub, due persone all’ospedale
BELLUNO. Scoppia una rissa e due persone finiscono all’ospedale. È accaduto nella notte tra sabato e domenica all’esterno dello J’adore di Salce. Sul posto è intervenuta anche una volante della polizia di Belluno.
Secondo quanto racconta uno dei titolari, Giuseppe Acampora, tutto sarebbe stato scatenato da due avventori, due ventenni di Belluno: un ragazzo e la sua fidanzata. «Queste due persone erano in evidente stato di alterazione quando sono arrivate a Salce e hanno iniziato ad infastidire i clienti del locale, tanto che abbiamo deciso di allontanarli, facendoli uscire», spiega Acampora.
Ma la decisione non avrebbe risolto il problema. «Infatti, quando sono arrivati all’esterno del discopub hanno continuato a insultare e importunare le persone che arrivavano nel parcheggio». Da cosa nasce cosa e si è arrivati ad una rissa. «I nostri addetti alla sicurezza hanno cercato di placare gli animi ma senza grande successo, e anche qualche altro avventore ha cercato di dividere i litiganti, ma purtroppo sono rimasti anche feriti».
Il gestore del locale ha chiamato subito le forze dell’ordine che, arrivate sul posto, hanno cercato di mettere un po’ di pace tra i presenti. «Alla fine i ragazzi che hanno scatenato tutta questo caos sono stati accompagnati a casa e i due feriti sono stati condotti dall’ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale di Belluno dove sono stati medicati. Per fortuna non hanno riportato ferite gravi, anche grazie al lavoro di sicurezza che siamo riusciti a mettere in campo», dice Acampora che annuncia l’intenzione di presentare una denuncia nei confronti dei due ragazzi con cui sarà fatta chiarezza su come sono andati i fatti. E aggiunge: «Queste due persone, insieme a tutti coloro che hanno creato o creeranno disordini nel pub, non saranno più ammessi nel mio locale. Quello che spiace di più è che i giovani oggi non solo non hanno più rispetto di chi lavora, ma anche delle forze dell’ordine. Noi cerchiamo sempre di collaborare con le forze dell’ordine, e il nostro compito è calmare gli animi. Alla fine, come ci insegnano anche ai corsi per addetti alla sicurezza che seguo anch’io», conclude il titolare del locale bellunese, «vediamo che sempre più viene richiesto di essere più che altro degli psicologi, per capire i nostri clienti».
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