Ritardi per lo sciopero bianco

Protesta per un cambio di turni che penalizza gli autisti inidonei

BELLUNO. Qualche disagio e qualche ritardo per lo sciopero “bianco” indetto dai lavoratori di Dolomitibus in seguito al cambio di turni operato dall’azienda nelle settimane scorse. In poche parole, gli autisti si attengono precisamente alle regole, non sforano i limiti stradali e non fanno straordinari. Questa situazione interessa per lo più gli autisti che lavorano nel capoluogo.

Nelle settimane scorse, infatti, Dolomitibus ha deciso di riprendersi la rivendita dei biglietti, che l’anno scorso era stata esternalizzata, suscitando le polemiche dei sindacati, che avrebbero preferito che per questa attività fossero utilizzati i dipendenti inidonei. Ascoltando le proteste, l’azienda ha quindi ripreso il servizio, «ma per fare questo ha dovuto cambiare i turni, trasformandone uno in misto su Belluno», spiega Maurizio Boaretto, rsu della Uilt. «Significa che chi lo espleterà, dovrà non solo guidare l’autobus al mattino, ma anche fare le consegne dei ticket in edicole, tabaccherie e negozi rimasti sprovvisti. Questa decisione», continua il rappresentante sindacale, «non fa che togliere ancora una volta dai giochi i nostri colleghi inidonei, che contavano di poter rendersi utili per la consegna dei biglietti. La soluzione aziendale, contro la quale i lavoratori si erano espressi nel corso di un incontro, non fa altro che isolare ancora di più questi lavoratori che non possono fare il turno misto, perché non posso guidare gli autobus. Per questo motivo è stato indetto lo sciopero bianco e per questo ho chiesto urgentemente un confronto con Dolomitibus».

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