Ritrovata a Vicenza la ragazzina scomparsa
PIEVE DI CADORE. È stata ritrovata ieri pomeriggio a Vicenza e sta bene Therese Mbeh, la 15enne di origine camerunense scomparsa da due mesi da Pieve di Cadore. La notizia è stata data dal sito del programma televisivo di “Chi l’ha visto?” che ha seguito la vicenda della ragazza ed è poi rimbalzata sui vari social network suscitando grande commozione e felicità nel comune di residenza ma anche nelle località limitrofe.
È stata una spettatrice vicentina a riconoscere Therese e ad avvertire le forze dell’ordine.
La madre, che aveva lanciato per lei numerosi appelli sia durante l’edizione quotidiana di “Chi l'ha visto?” che durante il programma serale, l’ultimo dei quali mercoledì scorso, una volta ricevuta la telefonata dalla questura di Vicenza, dove la figlia è stata tenuta fino all’arrivo dei familiari, ha subito avvisato la giornalista Chiara Cazzaniga che ha seguito per la trasmissione di Rai Tre in questi mesi, la vicenda, riferendole la bella notizia e ringraziando la redazione. La ragazza, poi, una volta espletate le formalità in questura, è rincasata con la mamma. A Sottocastello, ad attenderla c’erano il papà, la nonna e i tre fratellini a cui è molto affezionata.
Non si sa, però, come sia vissuta in questi due mesi Therese, anche perché soldi con lei non ne aveva, se non pochi spiccioli. Troppo pochi per potersi assicurare vitto e alloggio per ben 60 giorni. Qualcuno probabilmente l’ha aiutata in queste settimane. Chi sia non si sa. Probabilmente come sono andate realmente le cose la ragazzina l’avrà raccontato alla polizia di Vicenza, oppure lo dirà alla mamma, quando si sentirà pronta per farlo.
La ragazza era scomparsa il sei dicembre scorso. Era uscita da scuola alle 13 e da allora non aveva dato più nessuna notizia di sè. A Sottocastello, dove la giovane abita con la famiglia, erano iniziate subito ore interminabili di angoscia. L’ultima volta era stata vista, infatti, prendere il treno delle 17.28 per Venezia, grazie alle riprese delle telecamere di videosorveglianza della stazione di Calalzo. Anche a Venezia, nella stazione, le telecamere l’avevano inquadrata mentre usciva. Poi da quel momento si erano perse completamente le sue tracce. Tante le ipotesi che la famiglia ha fatto in queste settimane. Subito dopo l’allarme della mamma, era stato attivato il Piano provinciale per la ricerca delle persone scomparse. E a fare da trait d’union tra il territorio bellunese e quello veneziano era stata la Compagnia dei Carabinieri di Cortina d’Ampezzo. La mamma, disperata, aveva mobilitato l’intera comunità camerunense in Italia ed era in costante contatto anche con le sue sorelle residenti in Francia, nell’ipotesi che Therese avesse deciso di fare un viaggio oltre confine.
A Pieve di Cadore il ritorno a casa della ragazzina è stato salutato con grande gioia. Anche a Calalzo, da dove era partita per Venezia il sindaco Luca De Carlo è contento. «Sono immensamente felice e penso a quanto lo siano i genitori. Nei giorni scorsi avevo invitato a condividere il video andato in onda a Chi l’ha visto? le condivisioni sono state davvero tante. Che dire: potenza dei media». (p.d.a.)
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi