Ritrovata la 14enne scomparsa giovedì, era sola e provata
PIEVE DI CADORE. Stava dormendo su una panchina dei giardini della Biennale, quando un vigilante della mostra l’ha notata e l’ha riportata dalla sua famiglia. È una storia a lieto fine quella della 14enne di Pieve di Cadore scomparsa da casa giovedì pomeriggio e ritrovata attorno alle 3.30 della notte scorsa a Venezia.
La ragazzina che frequenta la terza media a Pieve di Cadore, si era allontanata volontariamente e, per quanto se ne sa al momento, è sempre rimasta da sola con 30 euro in tasca. Pare che la giovane abbia scelto Venezia perché aveva deciso di andare a vedere una mostra (Veniche Secrets: Crime&Justice) e a scoprire la città, in un momento in cui sentiva il bisogno di stare lontana da tutti. Ovviamente per i genitori si è trattato di due giorni di grande ansia e apprensione, ma durante tutte queste lunghe ore, in realtà S. ha lasciato molte tracce e la speranza che stesse bene aveva solidi fondamenti.
Subito i carabinieri di Cortina, guidati da Cristiano Rocchi, hanno attivato le ricerche e le celle hanno agganciato il telefonino della ragazza a Venezia in diversi momenti, a partire dal quartiere Sant’Eelena. Inoltre, dalle telecamere di videosorveglianza della stazione di Calalzo, si è visto chiaramente che la giovane aveva acquistato un biglietto alle macchinette automatiche e preso il treno per la città lagunare alle 15.28. Proprio i carabinieri del comando di Venezia hanno dato il loro contributo ai colleghi bellunesi e ai genitori della ragazza che sono subito corsi a Venezia per partecipare alle ricerche della figlia.
Quando è stata trovata sulla panchina dei giardini della Biennale, la giovane appariva stanca e provata, ma stava bene. Portata alla stazione dei carabinieri di Venezia Castello, è stata identificata e rifocillata e infine consegnata ai genitori, che si sono dimostrati comprensivi per l’accaduto e vogliono ringraziare tutti quelli che, in ogni modo, hanno contribuito al ritrovamento della figlia.
Per i carabinieri di Cortina la vicenda si chiude qui. Trattandosi di allontanamento volontario risolto abbastanza rapidamente, non ci sono ipotesi di reato, ma una “chiacchierata” informale per capire cosa è successo ed accertare che nessuno abbia indotto la giovane a fare qualcosa contro la sua volontà, ci sarà.
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