Riunione in Prefettura sulla caccia alla volpe

BELLUNO. Da una parte la libertà di cacciare, dall'altra quella di manifestare. Due esigenze che vanno tutelate senza perdere di vista la sicurezza pubblica. Anche la Prefettura si è interessata al...
Una volpe in un prato Una volpe sono questi animali il vettore del virus Sopra una volpe rossa e' epidemia di rabbia tra i selvatici
Una volpe in un prato Una volpe sono questi animali il vettore del virus Sopra una volpe rossa e' epidemia di rabbia tra i selvatici

BELLUNO. Da una parte la libertà di cacciare, dall'altra quella di manifestare. Due esigenze che vanno tutelate senza perdere di vista la sicurezza pubblica. Anche la Prefettura si è interessata al vivace dibattito tra cacciatori e animalisti nato agli inizi di gennaio, quando un gruppo di manifestanti ha deciso di ostacolare la battuta di caccia alla volpe organizzata nella riserva di Mel.

Venerdì il Comune di Mel, la Provincia e le forze dell'ordine sono state convocate in Prefettura per discutere di quanto sta accadendo in zona.

Da ormai due fine settimana gli attivisti di alcune associazioni – dall'Enpa alla Lav, senza dimenticare Siamo tutti animali – si danno appuntamento all'alba nello stesso punto di ritrovo fissato dai cacciatori. Dotati di tamburi e fischietti, gli animalisti puntano a disturbare le battute di caccia alla volpe regolarmente autorizzate dalla Provincia.

Un clima non proprio sereno, anche se non si sono registrati disordini. La Prefettura ha però deciso di adottare misure di vigilanza che consentano, in modo discreto ma attento, di evitare eccessi nel nome della tutela e della sicurezza pubbliche. Palazzo dei Rettori punta a garantire il diritto (costituzionale) di manifestare da parte degli attivisti ma allo stesso tempo vuole tutelare i cacciatori che esercitano questa attività nel rispetto delle normative. Dal punto di vista dell'ordine pubblico il sabato e la domenica appena trascorsi non hanno evidenziato problemi, nonostante in entrambe le giornate gli attivisti abbiano messo in atto le loro azioni di disturbo.

Alcuni cacciatori non si sono però limitati a riporre in silenzio armi e munizioni. «È lecito preoccuparsi per queste presenze “estranee” che possono creare problemi» recita un avviso apparso alcuni giorni fa sulla bacheca dei cacciatori, «vedi Fiera della caccia di Longarone. È nota la propensione di questi signori alla provocazione con ingiurie pesanti e altri atti già avvenuti a Mel». I cacciatori hanno quindi ritenuto «non opportuno» procedere nell'attività programmata, chiedendo allo stesso tempo l'intervento delle istituzioni.

«Noi siamo ben noti alle forze dell'ordine, ci siamo sempre relazionati correttamente» precisa Cristiano Fant, della onlus Siamo tutti animali, tra gli organizzatori dell'iniziativa, «e non abbiamo mai avuto problemi come quelli riportati nell'avviso. Gli attivisti presenti a Longarone sono di un'altra associazione che non era presente in questi giorni».

Valentina Voi

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