Roccon e la scuola «Servono più soldi e maggiore dialogo»
BELLUNO. Più risorse per la scuola, sostegno alle paritarie, un’attenzione ai bisogni degli studenti e degli insegnanti. «Smontiamo il castello di falso buonismo che ha costruito Massaro», attacca Franco Roccon, candidato sindaco della lista Civiltà bellunese. Accompagnato dalle candidate Francesca Iacobellis e Paola Fregona, Roccon mette sul tavolo le sue proposte per il mondo della scuola. Che ha bisogno di risorse.
«Non è accettabile che a gennaio i tre Istituti comprensivi non sappiano ancora quante ne avranno a disposizione», inizia. Lo stanziamento quest’anno è aumentato, da 38 mila a 50 mila euro, ma la mossa viene letta come «una mancia elettorale».
Roccon e i suoi sono preoccupati per le scuole paritarie. «I sette istituti presenti nella nostra città svolgono un servizio fondamentale», spiega Paola Fregona. «Molte strutture hanno il nido integrato, fanno un servizio di doposcuola. Considerando che i posti nelle strutture comunali sono pochi, le paritarie sono essenziali». Di fatti le frequentano complessivamente 450 bambini. Ma alla lista Civiltà bellunese non piace la modalità di erogazione dei contributi comunali, 150 mila euro che vengono suddivisi fra Fondo scuola e Fondo famiglia: «Bisogna tornare all’erogazione diretta dei soldi alle scuole», spiega Roccon. Che propone poi l’istituzione di uno sportello Europa per intercettare contributi da destinare al mondo dell’istruzione: «Servono persone che sappiano scrivere i progetti, anche per sollevare gli insegnanti dalle incombenze burocratiche».
Necessario inoltre recuperare un nuovo rapporto con i dirigenti: «Oggi dialogano solo con i funzionari del Comune, mentre dovrebbero parlare con l’assessore di riferimento. Sarà poi sua cura interfacciarsi con gli uffici comunali preposti. Noi di Civiltà bellunese ascolteremo sempre i dirigenti scolastici e sosterremo progetti mirati».
Altro tema è quello del trasporto. I bambini che usano lo scuolabus pagano una retta mensile, che comprende il trasferimento casa - scuola (e viceversa) e due uscite dall’istituto per visite guidate o per partecipare a eventi culturali, sportivi, ecc., purché all’interno del territorio comunale. Tutti gli altri viaggi con il pulmino sono a pagamento. «La tariffa è triplicata dall’anno scorso», spiega Francesca Iacobellis, che è nel consiglio d’istituto dell’Istituto comprensivo 1. «Se prima le famiglie pagavano 2 euro per ogni viaggio, adesso ne pagano sei». Costi importanti, per le famiglie.
Alle quali Civiltà bellunese pensa anche di dedicare un servizio di accoglienza bambini in orario pre-scolastico. I genitori che devono andare a lavorare spesso si trovano in difficoltà a rispettare gli orari delle scuole. La lista di Roccon propone di creare un servizio di accoglienza impiegando alcune persone (magari in pensione) che si occupino di loro in attesa dell’inizio delle lezioni o alla fine. Il Comune non può assumere dipendenti? Si possono usare le cooperative, suggerisce Roccon.
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